E’ difficile indagare quando la mafia si mette di mezzo. Ma il Commissario Montalbano con il terzo episodio Una voce di notte questa sera in onda su Raiuno alle 21:10, dovrà riuscire a scoprire la verità con metodi poco ortodossi. La serie, con protagonista Luca Zingaretti stasera avrà anche l’introduzione dell’episodio a cura dell’autore,  Andrea Camilleri.
Nell’episodio di stasera:  Il giorno del suo compleanno, Montalbano arresta un pirata della strada, Giovanni Strangio, poi lo fa sbattere in cella. Quando scopre che si tratta del figlio del presidente della Provincia di Montelusa, Montalbano capisce di aver oltrepassato un limite. Contemporaneamente il direttore di un supermercato, Guido Nicotra, denuncia un furto avvenuto nel supermercato stesso di cui è proprietario. Ovviamente il ginepraio è ancora più fitto perchè l’onorevole Mongibello, avvocato di fiducia della famiglia è il presidente del consiglio d’amministrazione e come se non bastasse, il supermercato in cui è avvenuto il furto è sotto controllo della famiglia mafiosa dei Cuffaro.
Le cose si complicano ancora di più quando il direttore Nicotra si suicida: Per tutti ( in particolare per l’onorevole Mongibello ) la responsabilità di questa morte è da attribuire a Montalbano e ad Augello, che hanno interrogato in modo aggressivo Nicotra, accusandolo di essere complice. La verità è che l’uomo è stato ucciso; solo che Montalbano non può rivelarlo perché stavolta nemmeno il dottor Pasquano se la sente di dire la verità . Montalbano si ritrova così a dover cercare di incastrare gli assassini di Nicotra e allo stesso tempo ad acciuffare l’assassino di Mariangela Carlesimo, la fidanzata di Giovanni Strangio trovata accoltellata in casa del giovane figlio del presidente della Provincia.
La mafia fa paura quando si allea con la politica, ma Montalbano trova coraggio e fa qualcosa che non ha mai fatto fino ad ora per riuscire a risolvere entrambi i casi. Questa sera assieme a Zingaretti e Bocci vedremo anche Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella) e Roberto Nobile (Zito).