Ieri sera è andata in onda l’esclusiva mondiale di TG5 con Papa Francesco protagonista di un’intervista. Un confronto quasi diretto con il popolo, il primo vero da quando è esplosa la pandemia da coronavirus, tema che ha ovviamente toccato anche l’intervista e le parole di Papa Francesco in merito. Questo è il video(clicca) dell’intera discussione, che andremo poi ad analizzare insieme.
Il mondo che vorrei
La prima domanda è proprio rivolta al 2020 per quanto riguarda l’arrivo del coronavirus e su come si dovrebbe fare a ritrovare la fiducia per ricominciare. Il Pontefice ha poi risposto “Ripartire… Da dove? La pandemia è stata una crisi, ma da una crisi mai si esce come prima.. mai! Usciamo migliori o peggiori. Il problema è come fare ad uscire migliori, e non peggiori” le strade preposte dal Papa sono ovviamente due: positiva o negativa, menzionando quest’ultima come addirittura doppia ossia la non sconfitta del virus misto ad un cambiamento in peggio. Come fare dunque ad uscirne migliori? Ripartendo dai “Valori” che secondo il Papa non cambiano con la storia, ma semplicemente nell’espressione.
Per migliorare questa espressione e soprattutto uscirne meglio si potrebbe partire a come rendere migliore la vita di quei bambini che patiscono la fame e la guerra, uscendo magari da quest’ultima. Insegnando la PACE, un problema serio che sta riguardando tutto il mondo. “Concretizzare le parole, non parlare solo di fantasie” bisogna essere realisti sul Mondo, che sta già vivendo la terza guerra mondiale anche se non viene quasi mai menzionata.
Cambiando argomento si parla di vaccini e dice che “eticamente bisogna fare i vaccini” ed in Vaticano dalla settimana prossima partiranno proprio da questo, ribadendo che lui stesso si è già prenotato “sìsì, si deve fare!” scagliandosi poi contro i NOvax dicendo “perché c’è questo negazionismo suicida? Se te lo dice un medico. Siamo cresciuti con i vaccini” ricorda i tempi della poliomelite e la disperazione per trovare un vaccino.
Un altro argomento sono le partenze scellerate prima dei lockdown e la gente che nonostante la situazione è partite le vacanze “una mancanza di rispetto per gli altri. Scappare per fare le proprie comodità, trascurando la vicinanza. La cultura dell’IO dimenticandosi che o ci salviamo NOI o nessuno si salva da solo” il giornalista poi chiede come si fa a parlare di fraternità quando esiste molta intolleranza. Insomma per il Papa per risolvere i problemi bisogna accettare la sfida della vicinanza, fratellanza e combattere la cultura dell’indifferenza, che ci distrugge e basta.