Come sarà la Rai di inizio 2010? Laura Rio su Il Giornale prova a svelarci i piani della prossima stagione di Raiuno e Raidue.
La rete ammiraglia dovrebbe proporre un palinsesto molto simile a quello degli anni precedenti con I raccomandati, nuovamente guidati da Pupo il venerdì, seguito da Ciak si canta di Eleonora Daniele, con la sesta edizione di Ballando con le stelle il sabato sera, seguito da Ti lascio una canzone 3 di Antonella Clerici.
Le novità potrebbero essere: il tanto desiderato show comico di Carlo Conti, la versione italiana del Bbc Tonight’s the night (una specie di Raccomandati con persone comuni che sognano di esibirsi e il conduttore che interagisce con il pubblico cantando e ballando) presentato da Max Giusti, Mettiamoci all’opera proposto da Fabrizio Frizzi (già a dicembre) e Pino Insegno, che tornerebbe in Rai dopo quasi vent’anni, a condurre due puntate pilota e I soliti ignoti (che per un periodo sostituirà Affari tuoi).
I punti di forza: nell’articolo si sottolinea come, Raiuno debba nuovamente puntare sulle fiction e a Sanremo 2010, se vuole vincere il periodo di garanzia anche portando in prima serata gli spettacoli teatrali e i progetti per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, come ha annunciato gli scorsi giorni il direttore Mauro Mazza.
Capitolo Raidue. La rete giovane della Rai si aggrappa all’esperienza dei “vecchietti” Paolo Limiti, che condurrà Ci (ri)vediamo in Tv (o Ci rivediamo su Raidue) e Raffaella Carrà (il cui esordio potrebbe slittare in autunno), senza contare la striscia quotidiana della settima edizione de L’isola dei famosi, per risollevare le sorti del pomeriggio. In prima serata, a parte il tanto atteso reality, le uniche novità di rilievo dovrebbero essere uno show dedicato ad amore e sentimenti condotto dal principe Emanuele Filiberto, intitolato Re d’Italia, e un programma d’informazione condotto da un giornalista più vicino al centro-destra, già definito l’anti-Santoro.
Se le anticipazioni de Il giornale si rivelassero azzeccate, dovremmo rassegnarci a vedere i soliti programmi, con alcune eccezioni che, almeno sulla carta, non fanno palpitare il cuore. Come dice un adagio: o mangi la minestra o salti dalla finestra. Peccato che questa minestra sia stata riscaldata più di una volta.