A Verissimo le interviste sono sempre più ricche e numerose e Silvia Toffanin, tra i vari ospiti della puntata di sabato 22 marzo, vede la presenza di Stefano Bettarini: completamente assolto dalle accuse che lo avevano coinvolto nello scandalo del calcio scommesse, l’ex calciatore racconta la sua versione a riguardo.
Nella giustizia sportiva ti condanna il sospetto, mentre in quella ordinaria devi dimostrare il fatto. Ora ci rido sopra, ma questa storia mi ha fatto male. Ho passato otto, nove anni subendo processi e mi hanno spiattellato in prima pagina sui giornali come un mostro.
Poi, quando sono stato assolto ho avuto al massimo un trafiletto sui giornali. Ho lasciato il calcio a 33 anni, ancora in perfetta forma fisica, perché ero nauseato e penso che questa storia abbia bloccato la mia carriera. Nel 2004 giocavo nella Sampdoria e mi mancava ancora un anno di contratto. Dal mondo del calcio mi sarei aspettato un po’ più di rispetto e gratitudine per ciò che avevo fatto. La procura stava soltanto indagando.
A Silvia Toffanin che gli chiede se Simona Ventura, a quei tempi ancora sua moglie, gli sia stata vicina, Stefano Bettarini confida:
Simona prese pubblicamente le mie difese. Poi, però, da lì a poco, ci fu il divorzio e non escludo che questa faccenda abbia giocato la sua parte.