Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha deciso di rinviare a giudizio l’ex inviato barese di Striscia la notizia Domenico De Pasquale, in arte Mingo e la moglie Corinna Martino, amministratrice unica della Mec Produzioni Srl di cui il marito era socio.
Secondo l’accusa, Mingo avrebbe truffato Mediaset con la complicità della moglie, facendosi pagare dieci servizi relativi a vicende non reali e spacciate per fatti realmente accaduti e facendosi inoltre rimborsare i costi per figuranti ed attori. L’importo complessivo ipotizzato dalla magistratura barese ammonta a circa 170mila euro.
Per quanti riguarda i dieci servizi artefatti, che secondo il pubblico ministero Isabella Ginefra simulano fatti, personaggi, circostanze e condizioni, frutto della fantasia degli indagati, la cifra si aggira attorno ai 21mila euro, mentre si aggira intorno ai 151mila euro la truffa contestata alla sola Martino che riguarda il denaro utilizzato per pagare le presunte false prestazioni lavorative di figuranti ed attori rimborsate da Mediaset.
Secca la replica di Mingo, che attraverso una nota riportata da Repubblica.it dichiara:
Saranno contrastate efficacemente le notizie diffuse nel corso di questi mesi che non sono riuscite a infangare la reputazione di un professionista le cui qualità ultraventennali, non solo artistiche, non sono state mai discusse. Un professionista che continua a trovare apprezzamento e stima in Italia e all’estero. La fase delle indagini preliminari, e l’udienza preliminare stessa, non possono essere valutate con presunzione di colpevolezza e fungere così da gogna mediatica.