Ieri sera Mediaset ha denunciato un fatto che sembra essere diffuso nel nostro Paese come lo spaccio illegale di alimenti, ovvero la vendita di prodotti non commerciabili con il conseguente lucro, un’attività illecita che è stata denunciata da Luca Abete per Striscia La Notizia e da Giulio Golia per Le Iene.
Nella puntata di ieri sera, nel tg satirico di Canale 5 di Antonio Ricci, Striscia La Notizia, Luca Abete ha smascherato un clamoroso caso di falsa beneficenza: il titolare di un’associazione caritatevole, invece di distribuire ai più bisognosi i beni alimentari che le aziende devolvono per solidarietà, è stato colto a vendere prodotti che non sono assolutamente commerciabili: alimenti prossimi alla data di scadenza che le aziende devolvono ai poveri vengono in realtà venduti illegalmente.
Dopo qualche ora, è bastato cambiare canale dall’ammiraglia Mediaset alla rete più giovanile Italia 1 con la diretta de Le Iene, dove Giulio Golia ha riportato nel servizio che stavolta sono i prodotti dell’Unione Europea mandati alle associazioni caritatevoli per la distribuzione gratuita: si tratta di alimenti come pomodori, pasta, latte, olio, piselli e altri beni di prima necessità su cui è apposta l’etichetta AIUTO UE – PRODOTTO NON COMMERCIABILE.
Lucrare sulla povertà è davvero un atto ignobile e ci uniamo al messaggio dei programmi, ma una piccola nota critica verso la recente notizia sul no di Le Iene su Canale 5: non sembra questa una prova piuttosto evidente di come i due format si somiglino sempre più per contenuti di denuncia? Allora, chi sospetta che sia stato proprio Antonio Ricci a far pesare la sua contrarietà al passaggio del programma (condotto da Ilary Blasi con Teo Mammucari e la Gialappa’s Band) potrebbe avere un elemento in più per poter sostenere questa tesi.