Paolo Bonolis partecipando alla conferenza stampa di presentazione del Festival della Felicità ha rilasciato dichiarazioni riguardanti alcune sue creature televisive. A partire dall’ultima in ordine cronologico, il game show Avanti un altro, di cui ha annunciato il ritorno in onda in autunno:
È stato l’unico preserale a battere lo strapotere de “L’Eredita” su Raiuno. Non ce l’aspettavamo proprio. È un preserale nostro, lo abbiamo venduto all’estero e ne sto pensando anche un altro in questi giorni. Preferisco fare le cose che mi appartengono che stare sempre in televisione. Mi hanno proposto altri tre o quattro format ma non li ho accettati perche non mi piace questa cultura anche se la capisco quando devi produrre tanta tv.
Il conduttore inoltre ha parlato de Il senso della vita (ne sarà proposta una versione live proprio durante il Festival di Pesaro e Urbino):
Il senso della vita è un’esperienza conclusa in tv, che ha vita in queste occasioni. E’ difficile da riproporre in questo momento. Mi dispiace, ma la tv non è mia. Il senso della vita è un prodotto che richiederebbe un’attenzione che la tv oggi non può dare. Le condizioni generali sono peggiorate e anche la tv paga il dazio di un periodo di cambiamenti.
In merito al Festival di Sanremo, Bonolis sarebbe pronto a replicare le ottime esperienze del 2005 e del 2009 “se la Rai me lo chiedesse e se io avessi un’idea nuova”.
Infine un commento su Quello che (non) ho, il programma di Fazio e Saviano per La7:
Ho visto mezza prima puntata, è fatto bene ma è una trasmissione che si sposa con le loro corde. Io preferisco un mood più felice. Conosco Fazio e so com’è, non ho avuto il piacere di conoscere Saviano, la Littizzetto l’ho vista una volta. Fabio porta con sé un po’ di malinconia, è una caratteristica non negativa ma personale. Bisogna rispettare come uno è. La cosa importante è non dire minchiate e loro non le hanno dette.