Subito dopo il salto, vi proponiamo alcune dichiarazioni di un compagno di scuola di una delle due baby squillo coinvolte nello scandalo dei Parioli, rilasciate durante la trasmissione Matrix e del marito di Francesca Tarca, scomparsa lo scorso 28 ottobre, che sono state rilasciate a Quarto Grado.
Il compagno di scuola parla dello stile di vita delle due ragazze:
Avevano sempre soldi, sempre cocaina appresso ed ogni tanto sparivano per intere giornate e non sapevamo dove fossero, quindi alcuni sospetti li avevamo; io sono al corrente da maggio di questa situazione, ma non sapevo della mamma che le costringeva: pensavo fosse una cosa stupida che stavano facendo.
Le due ragazze ci vengono poi descritte in questi termini:
Emanuela è ragazza molto solare, una ragazza molto tranquilla, le piaceva divertirsi ed era estremamente popolare nel quartiere, ma poi l’amicizia fra le due in realtà , andando avanti nell’ultimo periodo é diventata distruttiva, si stavano autodistruggendo tra droga e serate fuori, non andavano a scuola, non studiavano, anche se Emanuela cercava di farlo, non voleva rovinare la sua vita, ma poi é iniziato tutto questo e secondo me la situazione le é scappata di mano.
Il ragazzo parla poi del background familiare delle due baby squillo:
Il padre di Emanuela, vive in Germania e sua madre era sola: una barista piena di debiti, mentre per quanto riguarda i genitori della più grande, uno era morto e l’altra si era semplicemente arresa a lei, perché non sapeva più cosa fare di fronte alle minacce e ai comportamenti della figlia, che in varie occasioni l’aveva picchiata e la minacciava molto spesso, onestamente vista la situazione, me lo sarei aspettato.
Concludiamo con le dichiarazioni del marito di Francesca Tarca:
In questo momento l’importante è che Francesca torni a casa, poi le cose si mettono a posto; escludo che sia scappata con qualcuno, perché anche i telefoni non danno nessun riscontro, oltre al fatto abbiamo parlato domenica scorsa a proposito della separazione e lei mi ha detto che forse provava ancora qualcosa per me.