Il passaggio da La7 a Mediaset sembra un’assurdità per uno come lui che si definisce “comunista” e “berlingueriano” eppure Luca Telese è passato alla conduzione di Matrix, al posto di Alessio Vinci.
In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, Luca Telese ha parlato di questa nuova esperienza e dal passaggio da La7, dove conduceva In onda, a Mediaset, come conduttore di Matrix:
È un fatto di onestà intellettuale. Di base sono una persona laica, riporto tutti i fatti e tutte le opinioni e tutti sanno come la penso. Se uno fa bene il giornalista può farlo onestamente ovunque. Ho sempre pensato che i giornalisti devono essere come le etichette dei prodotti alimentari, uno legge gli ingredienti e sa da dove vengono: “la tracciabilità”. Ecco, il giornalista deve essere tracciabile.
Il rapporto con La7 si è concluso in maniera del tutto pacifica, Telese ha anche avuto qualche consiglio da Enrico Mentana, il “padre” di Matrix. Nel passaggio da La7 a Mediaset, Luca Telese non ha nemmeno avuto il tempo di andarsene in vacanza e il programma è stato anticipato:
Saremmo dovuti partire a ottobre però questi sono giorni in cui si decide la storia degli ultimi vent’anni di politica italiana. E i grandi momenti della politica possono essere avvincenti come le partite di calcio.
Tra le piccole rivoluzioni dei programmi Mediaset arriva anche questa, Luca Telese è pronto ad infiammare gli ospiti. Dopotutto, racconta lui stesso, è bravissimo a litigare:
Ho litigato con tutti, ma uno che mi sfuggirà sempre è Massimo D’Alema: nel 2003, come inviato a “Batti e ribatti” di Pigi Battista su Raiuno, riportai alcune sue battute su Walter Veltroni. D’Alema disse che andavo licenziato.
E a proposito della sua visione del giornalismo, Telese spiega:
A me piace il giornalismo “equiferoce” e non equidistante. Se viene ospite la Santanchè ce’ dovemo mena’, come si dice a Roma, ossia ci vuole un altro ospite che la contrasti. Altrimenti lo faccio io.
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