Il primo ospite della puntata odierna di Domenica Cinque, intervistato da Claudio Brachino, è stato Emanuele Filiberto di Savoia. Personaggio targato Rai per eccellenza, il giovane Filiberto diventa oggetto di discussione, probabilmente per la prima volta, in una trasmissione Mediaset.
Un personaggio come lui, che ha sempre spaccato il pubblico per le sue, ancora indefinibili, qualità artistiche, anche oggi ha diviso il solito parterre di opinionisti del contenitore pomeridiano di Canale5, con un Alessandro Meluzzi che si è mostrato, particolarmente, insofferente nei confronti del Principe.
All’ennesima critica, però, Filiberto trova un avvocato difensore d’eccezione: Alessandra Mussolini. L’onorevole, prima, stuzzica lo psicologo, nel suo solito stile (“Tagliati i capelli, Meluzzi!”), il diretto interessato risponde (“Anche tu offendi il cognome che porti!”) e infine la Mussolini lancia il suo slogan ufficiale della puntata:
Meglio Filiberto che William!
Proprio il recente matrimonio reale inglese si rivela un nuovo pretesto utile per Meluzzi per denigrare ulteriormente casa Savoia e il principe Emanuele:
Lei non è stato neanche invitato al matrimonio di Will e Kate!
Filiberto replica, prima precisando rapporti burrascosi tra i reali inglesi e i Savoia, già dai tempi di Umberto I e successivamente, millantando un altro, prestigioso, invito:
Però sono stato invitato al matrimonio di Alberto di Monaco!
Quando Antonella Boralevi, però, critica, e ne ha ben donde, le qualità artistiche di Filiberto, consigliandogli di cambiare lavoro, la Mussolini torna in carica. Per la serie “Guai a chi mi tocca Filibertuccio mio!”, l’onorevole rincara la dose:
Ma che lavoro dovrebbe fare Filiberto, me lo dica Boralevi! Lei lancia il sasso e tira la mano!!!
E a proposito di qualità artistiche, la bellissima Giulia Elettra Gorietti, per guadagnarsi una pubblicità per I liceali 3, di cui è una delle protagoniste, è stata costretta, ahilei, a leggere alcuni passi terrificanti di Mi fai stare bene, l’opera prima di Filiberto, versione scrittore.
Dopo la lettura, anche la Mussolini si è arresa, con un’osservazione che è tutt’altro che un complimento:
Sembra un libro di Federico Moccia!
La replica di Filiberto non è convincente:
L’ho scritto in un periodo buio della mia vita!
La contro-replica lo è moltissimo:
Troppo buio!
Alla fine, quella che abbiamo visto è un’intervista-talk che si rivelerà superflua, per quanto riguarda il presunto obiettivo iniziale: sul talento di Filiberto, il discorso può esaurirsi nel giro di 2 secondi, sul perchè della sua presenza in tv, se ne potrebbe parlare a lungo. D’altronde, per fare un esempio, la mastodontica fauna umana partorita dall’ultimo GF, senza arte nè parte, renderebbe più che legittima, la presenza di Filiberto in tv, come di chiunque altro.
Non a caso, il blocco su Filiberto termina con il solito trash-rap di Giordana, che si dichiara disponibile ad appiopparsi il principe in caso in divorzio da Clotilde Courau.
Al di là di tutto, i principi vanno sempre via come il pane…