Nella scorsa puntata de Le Iene l’inviato Pablo Trincia si è occupato del caso di Federico Aldrovandi, il diciottenne di Ferrara ucciso dalla polizia.
I responsabili della morte di Federico Aldrovandi possono tornare a svolgere tranquillamente il loro lavoro mentre una donna non potrà più rivedere il figlio. Pablo Trincia ha ripercorso tutte le tappe dalla notte del 25 settembre 2005 ad oggi, la madre Patrizia Aldrovandi si batte ancora per ottenere giustizia.
Tre poliziotti su quattro sono stati condannati per omicidio colposo, nel servizio c’è anche la testimonianza di una donna che si è fatta avanti solo qualche tempo dopo, perché inizialmente aveva paura di parlare, ma che ha raccontato di aver visto tutto quello che è successo dalla finestra di casa sua. I poliziotti sono stati condannati solamente a tre anni e mezzo di carcere per la morte di Federico, ma di fatto hanno scontato solo sei mesi e per altri sei sono stati sospesi dal servizio, ora potranno tornare ad indossare la divisa, nonostante abbiano provato a depistare le indagini quella notte per uscirne puliti. Il segretario del sindacato di polizia COISP, Franco Maccari, ha preso le difese dei poliziotti sostenendo che non esiste il “licenziamento per omicidio“. Ma a quanto pare non esiste nemmeno il buonsenso.