Nel nuovo appuntamento con Riccardo Cresci, giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, si parla
Proprio quando la stagione dei grandi successi televisivi sembrava ormai conclusa, ecco spuntare come fanalino di coda una delle trasmissioni di maggior successo di un intero palinsesto annuale Italia’s Got Talent. Giusto la settimana scorsa parlavo in queste pagine di repliche e chiusure di programmi ormai in vacanza, rimpiangendo la stagione autunnale e primaverile, sempre pronta a servire sui nostri piatti televisivi ricche pietanze più o meno variegate. L’estate ormai la conosciamo, dal punto di vista tv è come un elefante arenato ed addormentato, una sequenza di noiosissime trasmissioni che agevolano l’uscita casalinga. Sì, perché piuttosto che guardare la televisione estiva con tutta la sua programmazione annessa, la gente preferirebbe uscire nell’ora di punta con l’asfalto bruciante e squagliarsi sotto il sole, pur di non assistere a certe tristezze rimediate per rattoppare e rinverdire a tutti i costi buchi di palinsesto.
Non c’è molto da dire, è così, una routine che si ripete senza sosta, ormai di anno in anno, per fortuna a volte ci sono delle eccezioni, parlavo appunto di un fanalino di coda che si è tramutato nel capo squadra assoluto di tutta una stagione televisiva, elogiamo Italia’s got talent. Ne avevamo parlato anche l’anno scorso, osannando un giovane conduttore di nome Simone Annicchiarico, un figlio d’arte al timone di una nuova trasmissione che secondo me avrebbe fatto tanto successo. Se andate a scovare il mio post di un anno fa e più, vi renderete conto che già in quell’occasione parlai di successo annunciato. Infatti neanche era partita la trasmissione che già il format risuonava nelle mie orecchie come una mossa vincente da parte di Mediaset e Canale 5.
Chissà, magari a furia di prevedere e sbirciare dentro sfere di cristallo inizio a prenderci davvero, ma le mie non erano solo supposizioni montate per aria, c’erano già dei validi presupposti, non solo tre giudici di tutto rispetto, tra cui una Maria De Filippi e un Gerry Scotti definiti Regina e Re della rete ammiraglia del biscione, ma soprattutto c’era la gente con il talento vero. Insomma, se l’anno scorso Italia’s got talent si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto, quest’anno c’è stato il bis, ma con un successo al di sopra di ogni previsione, tanto da far viaggiare il programma verso i sei milioni di telespettatori durante un sabato sera di inizio giugno. Ricordiamoci che numeri del genere erano da tempo lontani dai luoghi di Canale 5 e Rai 1, sono cifre importanti per il sabato sera, numeri che difficilmente riescono ad essere raggiunti anche in pieno inverno, figuriamoci nel periodo estivo.
Il mix vincente di Italia’s got talent è la squadra, senza dubbio, ma anche dei concorrenti capaci di tenere incollati i telespettatori, ci sono acrobazie, balli, maghi, illusionisti, cantanti, tutti sono riuniti per essere votati da due dei più rispettabili conduttori televisivi Italiani. Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi si sono costruiti il loro orticello ed ognuno con le proprie differenze caratteriali, riescono a pilotare la trasmissione alla sua consacrazione finale.
Geppi Cucciari e Simone Annicchiarico, sono i conduttori che quest’anno compaiono in ombra rispetto ai giudici, due figure divertenti e così distanti fra di loro che non disturbano, anzi familiarizzano con il pubblico in studio, i concorrenti e i telespettatori a casa. C’è un bel clima, un’aria festosa, si sente l’emozione e il divertimento puro, quello che orami troppo spesso manca nelle nostre case il sabato sera. L’atmosfera che si riesce a creare vince e non è un caso se anche quest’anno, Italia’s got talent, si è portato a casa lo scettro di trasmissione più vista dell’anno nel segmento intrattenimento.
Successo a parte, piace poter pensare che la televisione non sia proprio morta, rasserena pensare che si possa ancora vedere di sabato sera un programma semplice, ma allegro e spensierato. Inutile ritrovare nel programma dei talenti un facile nesso con X Factor, ormai sta diventando sempre più presente all’interno di un format la presenza del conduttore coadiuvato dagli imprescindibili giudici seduti e chiamati a valutare artisti e talenti.
La figura del conduttore qui si sta trasformando, come se avesse una valenza sempre minore e poco necessaria al fine del trionfo del programma stesso, Simone Annicchiarico con Geppi Cucciari per Italia’s got talent e Francesco Facchinetti per X Factor, hanno brillato inconsapevolmente un po’ anche di luce riflessa. I giudici in questi format sono i veri protagonisti assoluti e coloro che decidono le sorti di chi potrà vincere ed andare avanti alla fase successiva, il conduttore di turno è semplicemente un collante tra pubblico, concorrenti e giudici stessi. Questo non per svalutare le qualità di questi giovani conduttori, seppur uno trentenne e l’altro quarantenne, ma viene da domandarsi se lo stesso successo di due trasmissioni così simili nel loro meccanismo sarebbe potuto esistere ed essere bissato anche con conduttori differenti. Quanto vale la bravura di un presentatore all’interno di queste macchine macina talenti? In molti trovano Francesco Facchinetti sopravvalutato per le sue capacità, altri giudicano Simone Annicchiarico non idoneo per certi contesti televisivi, le chiacchiere stanno a zero, l’importante qui è portare a casa il risultato e se questo conta per lo scopo finale, direi che le aspettative sono state ampiamente sorpassate. Facce nuove dunque, giovani conduttori alla ribalta di format destinati al successo, e anche se un minimo raccomandati, alla fine chi se ne importa, l’essenziale è essere preparati all’onda e non deludere chi ci guarda. Ripulire i filtri da quell’aria stagnante e melmosa intrisa in tutti i nostri canali televisivi è ora sicuramente l’obiettivo primario per la nostra anziana tv.
Cresci con Riccardo continua…