L’ultima puntata de Le Iene ha mandato in onda un servizio confezionato da Andrea Agresti sui tassisti in rivolta contro il sevizio taxi Uber a Milano. L’accusa, secondo coloro che hanno comprato la licenza pagandola fior fior di quattrini, è che Uber non rispetterebbe le regole imposte dalla Legge togliendo lavoro a chi invece ha regolarmente acquistato la licenza e oggi si ritrova a guadagnare meno per la concorrenza dei nuovi tassisti.
Andrea Agresti dà voce ai tassisti che sono imbufaliti e chiedono che la Legge venga rispettata ma dà voce anche ad alcuni rappresentanti della compagnia Uber che sostengono di essere in regola. Il cavillo al quale i tassisti ufficiali si attaccano è che, secondo regolamento, la macchina che effettua servizio Uber deve tornare automaticamente in rimessa prima di poter partire per un altro servizio. Oggi invece, grazie al fatto che i tassisti Uber ricevono mail e chiamate direttamente sul cellulare, non riportano l’auto in rimessa prima di accettare di effettuare un altro servizio e tolgono dunque lavoro ai tassisti ufficiali.
Hanno ragione tutti e nessuno, insomma, come sottolinea anche l’inviato de Le Iene. E dunque come si risolverà l’annosa questione?