Intervendo al Forum pan-europeo sul pluralismo dei media e i new media, organizzato dal Parlamento Europeo per chiedere alla Commissione una direttiva sul pluralismo dei media, l’attore Hugh Grant ha attaccato duramente il sistema televisivo italiano, per troppi anni, nelle mani di Silvio Berlusconi (Fonte Il Messaggero):
Tutti quelli che amano l’Italia e nessuno ama l’Italia più di me, sono stati preoccupati nel vedere l’influenza di Berlusconi non solo sulla democrazia ma anche sulla cultura. Ciò che è curioso ed inspiegabile per me è che un tipo solo che ha in mano 6 emittenti o comunque ha una forte influenza sulle televisioni pubbliche ed è protagonista di tanti e tanti scandali che avrebbero ucciso ogni altro uomo politico in altri paesi continua al potere o comunque vicino al potere.
A difesa dell’imprenditore (nonché ex Premier) Berlusconi, Gina Nieri, membro del consiglio di amministrazione di Mediaset, presente all’incontro:
Berlusconi ha perso e vinto elezioni e la legge in Italia è rispettata dalla mia impresa. C’è un’autorità indipendente che assicura questo, per esempio in Italia Mediaset non può avere un giornale, abbiamo leggi più severe che in Gran Bretagna.
A questo punto, l’attacco decisivo:
Può dirmi se alcune delle storie che il sig. Berlusconi, o scusi il Giornale del fratello, sono state in grado di scrivere sui suoi rivali arrivavano da fonti che molte persone ritengono essere della polizia e dei servizi segreti?
A cui pero’ la Nieri non ha dato risposta:
Non ho evitato di rispondere alle domande poste dal signor Hugh Grant. Ho personalmente ribattuto punto su punto alle sue esternazioni. A lui ho solo chiesto rispetto per un’azienda come Mediaset, che ha sempre puntualmente osservato la legge. E ho preteso rispetto anche per il nostro Paese, rifiutandomi, quello sì, di accettare la sua mistificazione della realtà italiana sulla quale non c’è proprio niente da ridere.
Photo Credits | Getty Images