L’onorevole Giovanardi – intervistato da Klaus Davi – commenta la possibilità di un eventuale trono gay da inserire nel programma “Uomini e Donne” di Maria De Filippi. Nel corso dell’intervista, Giovanardi sostiene che questa proposta dimostra solo la presenza di una forte lobby omosessuale e che ormai le scene eterosessuali vengono discriminate a favore delle storie gay. Ho solo due domande: in che mondo vive Giovanardi? E soprattutto, potremmo cortesemente piantarla di chiedergli pareri sulla questione?
Per onestà intellettuale, vi riporto le sue esatte parole: “Constato che le lobby gay sono molto potenti e evidentemente muovono miliardi. Se dovesse andare in onda Uomini e Donne gay, impedirei a mia nipotina minorenne di guardare il programma.
Ai miei nipoti di 4 anni e 5 anni non li metterei davanti alla tv a vedere una cosa così. Avranno col tempo una loro sessualità ma non lo metto da minorenne e da bambino davanti alla tv dove ci sono scene di sesso esplicito. È chiaro che a un bambino di 4 o 5 anni che vede scene di questo tipo cosa gli spiego? Che è un’anomalia? E allora può chiedermi perché ho una mamma e un papà e li ci sono due papà?”
Innanzitutto: chi ha parlato di sesso esplicito? Non mi sembra che nella classica versione di Uomini e Donne ci siano scene di sesso esplicito. Galline che starnazzano, parolacce a volontà e parecchi luoghi comuni (tutte cose che sono sicuro vedremmo anche in un eventuale trono gay), ma mai sesso esplicito. Non vedo quindi quale sia il problema sotto questo punto di vista.
Inoltre, per riprendere il discorso sui bambini, trovo sarebbe un ottimo strumento per educare le nuove generazioni (mai avrei pensato di poter dire una cosa del genere su un programma della De Filippi). Basterebbe semplicemente spiegare ad un bambino che anche questa è la normalità e che anche due persone dello stesso sesso possono volersi bene. I bambini, molte volte, sono più intelligenti degli adulti e basterebbero questi piccoli gesti per far crescere una generazione migliore.
“Lo scandalo – continua Giovanardi – non è questa trasmissione, visto che uno può anche cambiare canale, ma che a breve verranno criminalizzati e penalmente perseguiti programmi in cui si rappresenta Valentino e Valentina dicendo che è quello il modello. E’ quello che sta accadendo, appena al di là ormai del fatto che una trasmissione televisiva ci racconti Ugo che corteggia Ugo o Maria che corteggia Maria, qui siamo al punto che se uno dice che la normalità è Ugo che corteggia Maria rischia recriminazioni”.
Ma in che mondo vive l’onorevole? Affermare una cosa del genere significa non conoscere la realtà che ci circonda. Il problema, poi, è che certa gente crede anche a queste parole. Se magari la piantassimo di chiedergli pareri sarebbe anche meglio: non per censura, ma abbiamo già capito la sua posizione. A questo punto andiamo a chiedere a un pisano cosa pensa di un livornese: sarebbe comunque un’opinione scontata, ma almeno cambiamo tema.