In un’intervista rilasciata a Diva e Donna Giorgio Panariello ha commentato il suo ritorno in tv dopo sei anni di assenza. Un one man show su Canale 5, Panariello non esiste, accolto con favore dal pubblico televisivo (più di 6 milioni e mezzo di spettatori, per una share del 27.29%), un po’ meno dalla critica:
Panariello come Babbo Natale. Ritorno a bordo della mia slitta per dimostrare che esisto, alla faccia di chi mi dava estinto (…) Ho rischiato, ma non temuto, di non esistere più. Sai come funziona… Si fanno i funerali da vivo. Quel capostruttura, piuttosto che il direttore generale, cominciano a dire: ‘Chi, Panariello? Quello è morto, finito‘. Il passaparola che ti uccide e, se non reagisci, sei morto davvero.
Il riferimento è ovviamente all’esperienza per niente positiva del Festival di Sanremo 2006, condotto con Victoria Cabello ed Ilary Blasi:
Non capivo. Non ero andato a Sanremo per fare il Panariello Show, i miei sketch, i miei personaggi. Ero lì per condurre il Festival e celebrare la musica. Mi hanno messo in croce perchè avevo tolto i fiori. Ora vedo che i fiori sono spariti anche da due edizioni in qua. L’omaggio alla canzone italiana, questo dovrebbe essere Sanremo, non il Festival di Morandi o di Celentano. Morirà Sanremo, e sarà grazie anche a voi giornalisti.
Infine la precisazione sull’auditel:
L’ascolto di uno spettacolo non dipende solo da chi lo fa, ma da tanti altri fattori, primo fra tutti chi hai contro nella tua ora. Ho passato una vita a battermi con i Bonolis e le De Filippi. Mi hanno controprogrammato persino in Rai a Sanremo. Stavolta mi sono scelto una soluzione più comoda“.
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