Durante l’estate anche l’occhio meno attento non ha potuto non notare gli spot D2 in onda su Mediaset. Le pubblicità, trasmesse più volte al giorno, consistono in vari quiz con domande molto semplici che offrono premi decisamente invitanti e di alto valore. Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e all’Antitrust per pubblicità ingannevole. La notizia è stata riportata da Wakeupnews.
Per la precisione, nei sopraccitati spot (in alcuni di essi è anche presente il popolare conduttore Marco Predolin), al pubblico viene posta una domanda banale con due opzioni di risposta al limite dell’imbarazzante. Qualche esempio:
Di che colore è la maglia della Nazionale? Azzurra o Bianca. Quale tatuaggio ha mostrato Belen a Sanremo? Patatina o Farfallina.
La facilità estrema nel rispondere attrae ovviamente lo spettatore che dopo aver mandato l’sms, però, viene abbonato ad un servizio dal costo di oltre 24 euro al mese. Solo chi resterà abbonato a tale servizio di suonerie e loghi fino a febbraio 2013, potrà partecipare all’estrazione dei premi messi in palio.
Nella pubblicità, tutto ciò è scritto in sovrimpressione ma in caratteri decisamente piccoli.
Per questo, il Codacons ha presentato un esposto ma Primo Mastrantoni, segretario dell’Associazione dei consumatori Aduc, non è ottimista riguardo un rimborso degli spettatori che a loro insaputa hanno sottoscritto un abbonamento ad un servizio:
In questi casi, per chi ha perso soldi, c’è ben poco da fare. Si può sperare solo che l’Antitrust imponga all’azienda di scrivere i costi con caratteri più grandi e che magari anche li faccia dire a voce, ai presentatori.
Photo Credits | La Repubblica
E’ il segno della crisi di Mediaset se si abbassa a trasmettere questi spot da tv locale.
Non mi meraviglierei di vedere Gerry Scotti vendere alghe dimagranti o la DeFilippi inventarsi cartomante per un 899.