Nel corso della conferenza stampa nello Studio 14 di Mediaset a Cologno Monzese, Piero Chiambretti ha annunciato la scelta ddell’azienda di schierarlo la domenica sera col suo nuovo Chiambretti Sunday Show (Fonte Sorrisi.com):
La domenica è un giorno strategico, si può considerare sia il primo, sia l’ultimo giorno della settimana: quindi si potrà prendere spunto sia da fatti dei giorni precedenti, sia anticipare quelli che verranno. Sarà un osservatorio brillante su fatti e personaggi del momento, fatto alla mia maniera. Non esiste la verità in Tv, solo opinioni. La mia è una confezione spiritosa, con tante sorprese e tanta musica. Il tentativo, come sempre, è di incrociare linguaggi diversi.
Platinette e Mago Forest faranno parte del cast fisso della trasmissione:
Ho sempre fatto programmi maschili, sono un uomo, mi viene anche più naturale. Ovviamente non punto solo a catturare il pubblico maschile, mentre vanno in onda le partite spero di attirare anche molte spettatrici, ma è vero, è un programma maschile. Che questa volta ha la particolarità di non avere vallette, soubrette o primedonne. Già in passato, dicevamo “gli altri le spogliano , noi le rivestiamo”. È chiaro che è più difficile fare ascolto con Peter Dinklage che con Belén (sia chiaro, l’amo in tutte le sue forme), ma ci provo
Pierino la Peste potrà contare sul valido apporto del governo tecnico formato dal direttore di Sette, Giuseppe Di Piazza, dallo scrittore Gianni Biondillo, da Andrea Bacchetti, dal re delle tisane Gianluca Mech, dal Conte Costantino Della Gherardesca. Oltre alla confermata presenza della blogger Sora Cesira, ci sarà Bill Goodson che curerà le coreografie di un corpo di ballo al femminile:
Sono due figure note ma li vedrete ridisegnati. Saranno in scena in momenti diversi. Entrambi hanno il ruolo di avvocati di un “processo”, con tanto di giuria e sentenza, che si terrà in ciascuna puntata. Nella prima il reato da giudicare sarà l’evasione.
Chiambretti è consapevole d’aver apportato alcune modifiche rispetto alla puntata pilota con ospite Laura Pausini:
Rispetto ad altri programmi abbiamo il grande vantaggio di aver fatto una prova che ha evidenziato i problemi e ci ha permesso di correggerli. In particolare, quello era uno speciale sulla grande Pausini, un personaggio di risonanza mondiale. Ottimo come speciale, lo rifarei uguale, ma gli mancava un po’ il genere Chiambretti. Che credo sia la ragione per cui si guarda il programma. Come ho sempre fatto, cerco di rinnovare. Ma non esiste il nuovo, esiste il ben fatto. Lo spirito rimane quello del birbante. Io punto a spaccare, l’ideale è che metà siano con noi, metà contro. È chiaro che sono tutti contro, è meglio chiudere dopo venti minuti.
Ha, infine, chiosato:
Quando l’azienda mi ha chiesto la prima serata, sono stato più preoccupato che contento. È una bella bella sfida andare in onda dalle 21.30 alle 24.00. Chi aspetta il “programma di Chiambretti» pensa a qualcosa che comincia a mezzanotte, il mio pubblico si dovrà riabituare.