Domani, 6 Settembre, presso lo Stadio Primo Nebiolo di Torino si svolgeranno i Celebrity Games, manifestazione organizzata da Marco Berry con lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione dell’ospedale pediatrico Mohamed Aden Sheikh Teaching Hospital di Hargeisa, nel Somaliland. Oltre ad essere l’organizzatore dell’evento, Berry sarà anche l’inviato sul campo. Mentre la telecronaca dell’evento – che andrà in onda mercoledì 12 Settembre su Italia1 – è affidata a Guido Meda.
Ai Celebrity Games gareggeranno sei squadre, composte dai protagonisti de: Le Iene, Striscia la notizia, Colorado Cafè, Italia 1 Team, Zelig e Cantanti Team. Le stelle dello showbiz si cimenteranno nelle discipline più impegnative dell’atletica leggera: salto in alto, salto in lungo, getto del peso, 80 metri piani, 80 metri ostacoli, 2000 metri, staffetta 4×400.
Marco, come procede l’organizzazione dell’evento?
E’ un delirio. E’ una grande manifestazione, ma è anche uno speciale televisivo. Quindi bisogna pensare ad ogni piccolo particolare, bisogna stare attenti a tutto.
Quando ti è venuta quest’idea?
Sono amico di alcuni medici di Torino i quali mi hanno chiesto una mano per costruire un ospedale in Somaliland, a migliaia di kilometri da qui. Ho iniziato sin da subito a dargli una mano, ho cominciato a condurre delle serate per beneficenza. Ma i soldi mancavano. Quindi ho avuto due idee. La prima: numerare i mattoni, sono 53 334, e per ogni mattone abbiamo fatto un certificato che viene venduto a 10€. La seconda: ho inventato i Celebrity Games per racimolare un po’ di soldi. Credo sia una bella idea.
Il certificato sarà consegnato anche a tutti gli spettatori del Celebrity Games. Giusto?
Esatto. L’entrata costa 10 € e ad ogni adulto che verrà a vederci consegneremo il certificato.
Qual è stata la prima persona a cui hai proposto questa manifestazione?
A Luca Tiraboschi (direttore di Italia 1, ndr) e mi ha detto: “Mago (così lo chiamano a Mediaset, ndr), sai che è proprio una bella idea?! Vai avanti”. Allora sono andato da Antonio Ricci (ideatore di Striscia la notizia, ndr). Ho preso un appuntamento con lui e gli ho raccontato l’evento. Lui, molto attento, mi guarda e dice: “Mago, a me le partite del cuore fanno cagare. Però questa è proprio una bella idea: noi ci siamo”. Ha messo su una squadrona, ci sono tutti quelli di Striscia.
Hanno accettato tutti, anche delle altre squadre, o qualcuno ha tentennato?
Hanno accettato tutti subito. Non sai cosa sta succedendo. La squadra delle Iene ha affittato, a Cinisello Balsamo, uno stadio per allenarsi con un preparatore atletico. La squadra di Colorado è stata tre volte qui a Torino per allenarsi nello stadio. Chiambretti, invece, si porta quattro massaggiatori (ride, ndr).
Intanto hai aperto una Onlus, la Marco Berry Onlus…
Con un gruppo di amici ho deciso di aprire questa Onlus che ha come obiettivo quello di rendere felici gli altri. Quando una persona è fortunata, un pezzetto di questa fortuna va restituita agli altri. Il vicepresidente è un ragazzino di 73 anni che ama andare in giro ed aiutare i bambini in giro per il mondo: è una bella ricchezza. La Onlus porta il mio nome, anche se io non ero d’accordo. Il sottotitolo è “Magic for children”, una magia per i bambini.
Ci dobbiamo fidare della Marco Berry Onlus?
Con la Onlus ho subito voluto una trasparenza totale. Sul sito abbiamo pubblicato lo statuto della Onlus ed ogni messe pubblichiamo il nostro bilancio. Inoltre ogni tre mese pubblichiamo l’estratto conto. Tutti coloro che donano hanno il dovere di sapere dove sono finiti i loro soldi. Sul sito si può vedere anche l’avanzamento dei lavori dell’Ospedale e ognuno se lo sente un po’ suo.
Per quando è prevista la fine della costruzione dell’ospedale?
La prima parte dell’ospedale sarà aperta già a Novembre. Abbiamo fatto un miracolo visto che la costruzione è iniziata a Gennaio.
Sei già stato in Somaliland?
Sono stato in Somaliland a Gennaio quando sono iniziati i lavori e ci tornerò a Novembre, per l’inaugurazione. Lì c’è il più alto tasso di mortalità dei bambini al mondo per dissenteria, malnutrizione e problemi respiratori. E’ una grande missione.
Ci sarà una seconda edizione dei Celebrity Games?
Se va bene la prima edizione, una seconda edizione ci sarà sicuramente.
Se anche voi volete assistere ai Celebrity Games e contribuire alla realizzazione dell’ospedale in Somaliland, potete acquistare il biglietto su TicketOne.
Photo credits | Paolo Ciaberta