Avanti un altro assomiglia a Fattore C. E in vista della gara degli ascolti ciò non dovrebbe far dormire sonni tranquilli stanotte a Paolo Bonolis. Lo studio e la scenografia ricordano lo sfortunato quiz che segnò il ritorno in Mediaset nel 2006 del conduttore romano. Il gigioneggiarsi con il pubblico in sala da parte del presentatore, la presenza, talvolta incomprensibile, di Luca Laurenti, il solito cinico sarcasmo di Bonolis avvicinano il nuovo quiz di Canale 5 a Fattore C piuttosto che ad Affari Tuoi. E, a dispetto di quanto dichiarato negli scorsi giorni, il ricordo di Tira e molla è quasi completamente svanito.
Avanti un altro procede tra una “pesca” e un “campione potenziale“, tra una “faretra“, “una pariglia” e un “vecchio conio“. Avanti un altro è uno show televisivo prima che un gioco a premi del piccolo schermo. L’eredità, in questo senso, non regge il confronto. Il notaio qui è sottoposto alle volontà del conduttore. Le regole non sono fisse, il concorrente può rispondere alla domanda anche se il tempo è scaduto da qualche secondo.
Il meccanismo non è dei più immediati. Ma la sua ossessiva ripetitività, che quasi annoia, lo renderà facilmente famigliare al pubblico televisivo. La noia, dicevamo. Sebbene le manches si alternino con elementi variabili – diventeranno costanti? (il mimo, la domanda pronunciata da Laurenti, la distrazione femminile – ma che senso ha? – i cinesi), il tedio è dietro l’angolo. Ma riconoscere la capacità di Bonolis di far ridere è doveroso.
Il livello di difficoltà delle domande non pare insormontabile. Il premio, potenzialmente, equivale a 1milione 450mila euro. Per diventare campioni basta rispondere esattamente a tre domande su quattro. Poi è il momento della pesca del premio. E c’è chi si accontenta e chi prosegue nell’intento di incrementare il malloppo. Fino al riuscito gioco finale (che sa di già visto, però): 21 domande in 150 secondi, più 100 secondi di bonus, a cui rispondere con la risposta sbagliata.
Infine Carlotta e Jessica; le due vallette, non fanno una “Sellerona”, Ela Weber.
EHI! dì quello che vuoi sulla qualità del programma ma non permetterti di toccare la Carlotta! Da sola vale più di due Sellerone!