Il digitale terrestre non piace alle televisioni locali: lo dice pacatamente Maurizio Giunco, presidente dell’associazione delle tv locali della Frt(fonte Apcom):
Fosse stato per noi il digitale non l’avremmo scelto. Abbiamo fatto uno sforzo enorme per adeguarci e non nascondiamo le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Ma è una rivoluzione tale che enfatizzare i problemi non serve. Certo chi aveva una copertura importante ne ha beneficiato, chi ce l’aveva solo sulla carta è rimasto così.
Il problema per le televisioni locali rimane sempre quello della numerazione automatica dei canali sul telecomando, soprattutto perché col digitale terrestre ci sarà più concorrenza e si assottiglieranno gli spazi pubblicitari, come ricorda Filippo Rebecchini, presidente della Frt (fonte Il sole 24 ore):
L’Agcom avrebbe potuto intervenire per tempo nella regolamentazione di alcune problematiche, come la numerazione automatica dei canali sul telecomando. Il mancato intervento ha provocato, soprattutto nel Lazio, il caos assoluto. La situazione è palesemente ingovernabile, nonché irrisolvibile, se lasciata alla sola capacità di autoregolamentazione del sistema. Con il digitale terrestre la concorrenza sarà quintuplicata, con la conseguenza di un tragico assottigliamento degli spazi pubblicitari.
Il nodo cruciale rimane sempre il canale 10, che potrebbe finire a Cielo di Sky, ma Giunco lancia un appello all’Agocm (fonte Apcom):
‘Autorita’ per le Comunicazioni definisca in modo chiaro il problema della numerazione automatica dei canali sul telecomando, tenendo conto che emittenti che non sono mai esistite non possono prendere spazi dove le tv locali lavorano da anni.