Il Tar del Lazio ha annullato la delibera 366/10/Cons dell’AGCOM, riguardo l’ordinamento automatico dei canali del digitale terrestre. Una decisione che ha soddisfatto il Comitato Radio Tv Locali che, attraverso un comunicato, ha ribadito le giuste motivazioni della sentenza.
Il Comitato Radio Tv Locali si era dichiarato fin da subito contrario alle graduatorie Coracom come strumento per l’assegnazione dei canali:
La delibera era ingiusta e bene ha fatto il Tar Lazio ad accogliere il nostro ricorso. Prendere come parametro le graduatorie Corecom (già bocciate anche dall’Antitrust) è stata una sciagurata decisione. E’ ovvio che decidere che il riferimento siano graduatorie che premiano sostanzialmente chi ha più dipendenti e giornalisti, non c’entra per nulla con le abitudini e preferenze degli utenti, unico criterio sancito nel Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi per regolamentare la numerazione del telecomando.
Con la delibera, il rischio era quello di premiare solo 10 tv locali per regione, relegando le altre dopo la numerazione 70 del telecomando, sempre a detta del Comitato.
Il Comitato Radio Tv Locali, inoltre, non fa mistero che questa delibera faceva parte di un disegno apposito del governo per tagliare le gambe ulteriormente alle tv locali, come dimostra la legge che vuole togliere le frequenze alle tv locali a favore della telefonia mobile.
Una strategia, sempre secondo il Comitato, appoggiata da Mediaset e da editori che hanno tv locali in cima alle graduatorie Corecom.
Nonostante la soddisfazione per la sentenza, il Comitato Radio Tv Locali ribadisce la sua preoccupazione riguardo la mancata imparzialità dell’AGCOM:
Sinchè i vertici dell’Agcom continueranno ad essere nominati dall’esecutivo, non potrà dichiararsi autorità indipendente; e sinché il Presidente dell’esecutivo è proprietario del primo player privato nelle comunicazioni di massa, è lecito porsi dei dubbi sull’imparzialità di certe delibere che sembrano sempre agevolare i soliti noti.