Oggi ci trasferiamo in Germania per parlare di Das Erste (in principio ARD Arbeitsgemeinschaft der öffentlich-rechtlichen Rundfunkanstalten der Bundesrepublik Deutschland) il più grande canale pubblico del mondo. Nato come un’organizzazione che univa il servizio pubblico di telecomunicazione post bellico, Das Erste è riuscito a introdurre un network che fosse decentralizzato e indipendente.
Il nome non è una caso. Infatti la traduzione è Il Primo, tant’è che detiene il primato del paese per estensione. Si occupa non solo della realizzazioni di programmi digitali, ma anche di canali satellitari che spaziano dai documentari, ai notiziari, ai programmi per bambini con canali dedicati appositamente. Non dimentichiamo che esiste anche un canale radio per Das Erste che trasmette in ben 54 regioni tedesche, ma anche nelle radio locali.
Anche per questa stagione televisiva Das Erste si preannuncia più organizzato e agguerrito più che mai e non solo per i programmi di intrattenimento che raggiungono share incredibili (un esempio Tagesthemen, dal Lunedi al Giovedi alle 22.15, in studio si affrontano le tematiche di attualità e politica), ma anche con trasmissioni del calibro Essen ist Leben (Il cibo è vita) che ha permesso a Das Erste di accaparrarsi il record settimanale di gradimento. Pensate che con più di 40 milioni di telespettatori, ha raggiunto il 58 per cento della popolazione in Germania oltre i 14 anni.
Ogni anno viene pubblicato l’ARD Jahrbuch e quello del 2010 festeggia i 60 anni di ARD raccontando in 452 pagine la storia di questo canale, così il lettore potrà apprendere molte informazioni interessanti e preziose sul numero uno dei network in Germania…e in Europa!
Ogni anno poi sono istituiti anche concorsi per i più piccini che premiano la loro fantasia ed in particolare il Die ARD Hörspieltage conclusosi in questi giorni e per loro, dato che siamo nell’epoca di internet, è dedicata anche una sezione speciale del sito che tra l’altro è aggiornatissimo e ricco di informazioni per non rimanere mai indietro coi tempi.