Proteste in corso di molti membri di Membership First. Il motivo? Sembra che sia ormai ufficiale: le trattative tra sindacato degli attori e unione dei produttori rirpendono martedi e mercoledi prossimo, il tutto confermato da una mail inviata dal direttore esecutivo nazionale, David White, e del capo dei negoziatori, John McGuire.
Come se non bastasse c’è ancora fermento per il licenziamento di Allen e e per l’offerta finale dell’Amptp. Grosse discussioni in ponte, come al solito, mi verebbe da dire, in quelle zone. L’obiettivo è chiaro, e la prospettiva di qualche dibattito di certo non turba White e McGuire: si lavora allo scopo di ottenere un contratto equo per tutti.
L’atteggiamento di White e McGuire è apparentemente positivo, orientato alla comunicazione e allo scambio: stanno in effetti incoraggiando l’incremento della massa di email di richieste di informazioni da cui sono sommersi in questi giorni: dal canto loro, la condivisione è fondamentale.
Di concordato con Amptp c’è anche la garanzia che le trattative non finiranno su stampa. Rosenberg sembra invece non giocare più un ruolo di primo piano, nonostante la sua carica ufficiale di presidente del sindacato.
Anche qui la ragione è chiara: è evidente una sua volontà di auto-emarginarsi dalla vicenda, soprattutto per l’ordine restrittivo due volte presentato e due volte respinto, senza contare le sue affermazioni sulle trattative, che non sono legalmente vincolanti.