Il futuro di La7 rimane precario, come quello di moltissime persone che in tutti questi mesi hanno lavorato a programmi che sono spariti dal palinsesto, da Cristina Parodi Live a G’Day e La valigia dei sogni, la decisione definitiva arriverà il prossimo 7 febbraio.
Sono tante le persone che hanno lavorato duramente, con contratti a tempo indeterminato, anche solo della durata di pochi giorni, che adesso restano in bilico, in attesa di una decisione sulla vendita di La7. Centinaia di professionisti reclutati occasionalmente, per una tv che non conosce ancora bene il suo futuro e che in termini di ascolti non ha portato i risultati sperati.
Una ventina di quei professionisti, rigorosamente precari, si sono aggregati in un coordinamento. Una di loro, Laura, racconta:
Ci sentivamo sotto una campana di vetro. Pensavamo che La7 fosse un’azienda dove si lavorava bene, in programmi di denuncia che parlavano di lavoratori, con giornalisti sempre pronti a denunciare l’ingiustizia.
Le trattative sulla vendita sono in corso da mesi e non ci sono prospettive rosee per il futuro, Telecom vuole arrivare alle offerte definitive entro il 7 febbraio, quando dovrà scegliere Clessidra ed Equinox o Urbano Cairo, ma fino ad ora le offerte in arrivo sono state molto basse rispetto alle aspettative. “Non svendere La7“, questo sarebbe l’obiettivo e finora l’offerente che più si avvicina a queste esigenze, quello più papabile, sembra essere Cairo. Enrico Mentana, dal suo Tg, ha dichiarato che non cambieranno le notizie e il modo di farle, ma il futuro, nei prossimi 20 giorni, rimane incerto e nebbioso.