Che il Milionario abbia perso vitalità, suspence e coinvolgimento degli spettatori è cosa risaputa. Da dieci anni, Canale 5 l’ha riproposto in tutte le salse (edizioni straordinarie, versioni vip e memorie flash) condannandolo ad una morte certa. Lo zio Gerry li ha fatti fuori tutti: Amadeus, Enrico Papi, e persino un Paolo Bonolis con un Fattore C di tutto rispetto.
Il bravo conduttore pavese si è dimostrato un autentico salvatore della patria accettando le sfide più ardue (basti pensare ad un’affannata Corrida che è dovuta correre ai ripari per evitare un’inesorabile debacle contro la corazzata di Ballando Con le stelle), cedendo man mano il testimone di uomo del preserale ad un gongolante Carlo Conti, mattatore de L’Eredità.
Nel tentativo di scongiurare un finale disastroso (ed un’impietosa emoraggia di pubblico a favore di Raiuno), consigliamo caldamente al direttore di Canale 5, Massimo Donelli, di mandare in soffitta il game show di Gerry Scotti, testare nuovi presentatori, vagliare diverse strade, sperimentare format differenti. Ancora scotta ad Amadeus la cancellazione “preventiva” del suo 1 contro 100, nonostante un lusinghiero 24% di share (cifre astronomiche se confrontate alle briciole del Milionario).
Che ci siano ragioni di contratti stipulati con i vari inserzionisti pubblicitari o la volontà di fidelizzare i telespettatori con un volto familiare, è arrivata l’ora che qualcuno metta la parola fine ad un’inutile (ed estenuante) agonia. Non trovate?
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