Di certo non è il film tipicamente natalizio, di quelli -per intenderci- che riuniscono le famiglie davanti al grande schermo, per trascorrere una serata all’insegna della spensieratezza.
Anzi, a raccontare la trama di Irina Palm si corre il rischio di essere considerati di una volgarità tremenda, poco consona allo spirito natalizio. Ci provo, con la speranza di non cadere nel triviale, chiedendo scusa sin da ora ai lettori che possono restarne scandalizzati.
Provincia londinese. Maggie è una donna di mezza età che vive una vita piuttosto modesta, in cui l’unico sfogo è il the delle cinque con le amiche, con relativo scambio di gossip.
Vedova (suo marito prima di morire le confessa di averla tradita con la vicina di casa) e con un figlio, perennemente senza soldi, sposato con una donna che mal sopporta la suocera.
L’unica consolazione è rappresentata dal nipotino, che ora rischia di morire, a causa di una malattia curabile solo nella lontana Australia. Per realizzare il sogno di guarigione del piccolo, occorrono seimila sterline, che la famiglia non ha.