Alla vigilia della finale degli Europei di Calcio, sabato 9 luglio alle 21.00 va in onda su La Effe (Sky 139) il documentario Play.
In prima tv assoluta, Play è un ritratto suggestivo e unico dell’animo umano, raccontato attraverso il linguaggio universale dello sport.
I calciatori francesi Zinédine Zidane ed Éric Cantona, il primatista etiope Haile Gebrselassie, la tennista belga Justine Henin, il rugbista sudafricano François Pienaar e quello inglese Jonny Wilkinson, l’atleta statunitense Lolo Jones, la pattinatrice tedesca Katarina Witt sono solo alcuni degli sportivi di fama mondiale che hanno preso parte a questo viaggio antropologico e sociale nello spirito e nella magia dello sport.
Insieme a loro, tantissimi testimoni da ogni parte del mondo, ambasciatori di discipline antiche e tradizionali lontane dagli schermi televisivi mondiali ma non per questo meno affascinanti, dal calcio storico fiorentino all’haka pei tipico dell’Isola di Pasqua, dal sepak takraw indonesiano alla pelota purépecha messicana, fino alle arti marziali come il kung fu e gli sport estremi come il cliff diving, l’alpinismo, lo sci alpino.
Diretto dal giornalista sportivo Manuel Herrero, già noto al pubblico di La Effe come lo sportivo vagabondo dell’omonima serie doc, il viaggio di Play parte dagli impulsi primitivi dell’essere umano -la lotta per il territorio, l’eterna sfida tra uomo e natura, il bisogno innato di superare se stessi, di riconoscersi in un’appartenenza e di trovare la propria identità- per arrivare a spiegare il più grande spettacolo del mondo, quello sportivo, sia che esso si svolga su un altopiano africano o in uno stadio gremito di persone.
Prodotto da Canal+, Bonne Pioche e Redbull Media House, il documentario si avvale di una prestigiosa colonna sonora firmata dal dj e producer Laurent Garnier, di riprese in altissima definizione realizzate nei cinque continenti e toccanti immagini di archivio dei più importanti momenti della storia dello sport.
Tra le righe del racconto, si snoda così anche la Storia dell’Uomo, spesso influenzata dalle vicende sportive, capaci di unire le persone e i popoli grazie alle emozioni di cui sono portatrici.