Dal 28 novembre va in onda su Rai 2 in seconda serata Mai più bullismo, versione italiana del format olandese che Ilaria Dallatana, direttrice della seconda rete della tv pubblica, ha fortemente voluto per il suo carico di utilità sociale.
E a condurre il programma, ci sarà Pablo Trincia che racconterà il bullismo dando voce alla vittima di turno.
È un programma on the road, non c’è studio, tutto è ripreso in giro. In ogni puntata andiamo ad aiutare un ragazzo o una ragazza, delle scuole medie o superiori, che subisce forme pesanti di bullismo. Insulti, dispetti quotidiani, prese in giro. E che vive un senso di isolamento, perché l’indifferenza è la cosa più brutta da sentirsi addosso. Il nostro lavoro è utile e svolge davvero un compito di servizio pubblico.
Ha spiegato il conduttore intervistato da L’Unità.
Diamo a chi è vittima di bullismo una microcamera con registratore in uno zainetto e con questi documenta quello che succede a scuola. Prima andiamo dalle famiglie, sono anche loro che ci contattano, e spieghiamo che si fa. L’idea è quella di individuare i bulli, anche se tutti i volti sono ‘biurati’, oscurati e non riconoscibili. Lo scopo del programma è raccogliere un documento e dimostrare che il ragazzo-vittima non dice bugie.
Ha concluso Trincia spiegando il meccanismo del programma.