Ci sono film che ci prendono per mano e ci portano in un viaggio, non solo geografico ma anche emotivo. “Patagonia”, l’ultima creazione della rinomata casa di produzione cinematografica Wildside, sembra essere uno di questi. E se sei pronto a metterti in marcia con Yuri e Agostino, preparati a essere catturato in un turbine di emozioni, libertà e, inaspettatamente, prigionia.
La storia si svolge in un piccolo paese abruzzese, che per Yuri rappresenta l’intero universo. Vent’anni di vita ovattata con un’anziana zia sembrano delineare il percorso predestinato di Yuri, fino a quando non incontra Agostino, l’animatore girovago e incantatore di bambini. La promessa di indipendenza è come una fiamma accesa sotto i piedi di Yuri, che si trova ad abbracciare l’opportunità di un viaggio verso la libertà, verso la Patagonia.
Ma come ogni viaggio, questo si trasforma in qualcosa di molto diverso da quello che era stato sognato. Quella che sembrava una fuga verso l’autodeterminazione si trasforma in un delirio di controllo e prigionia. La Patagonia, un simbolo di libertà, diventa una terra di conflitti interiori e esteriori. E mentre lo spettatore è trascinato attraverso i paesaggi mozzafiato e gli incontri bizzarri, si ritrova immerso in una storia che sfida le aspettative e mette in discussione la stessa natura della libertà.
Questa avventura cinematografica è il prodotto della genialità della Wildside, casa di produzione che ha saputo conquistare il mondo del cinema sin dalla sua creazione nel 2009. Con film premiati e collaborazioni con maestri del calibro di Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio e Saverio Costanzo, la Wildside ha lasciato un’impronta indelebile nei festival cinematografici di tutto il mondo, da Cannes a Venezia, passando per Berlino.
Tuttavia, la Wildside non è solo sinonimo di dramma e cinematografia d’autore. La casa di produzione ha dimostrato di avere una mano felice anche nel genere delle commedie, producendo successi come “La mafia uccide solo d’estate,” vincitore agli European Film Award nel 2014, e il campione d’incassi italiano del 2018, “Come un gatto in tangenziale.”
Ma la vera forza della Wildside emerge nella sua incursione nel mondo delle serie TV. Con produzioni per HBO come “The Young Pope” e “The New Pope” di Paolo Sorrentino, e l’acclamata “L’amica Geniale” di Saverio Costanzo, tratta dalla tetralogia di Elena Ferrante, la Wildside ha dimostrato una versatilità che poche case di produzione possono vantare.
Tra le serie di successo, spiccano anche “Il Miracolo” di Niccolò Ammaniti e la serie di Luca Guadagnino, “We Are Who We Are.” E non possiamo dimenticare la prima serie TV scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese, “I Topi,” un esempio di talento poliedrico che caratterizza la Wildside.
“Anna” di Niccolò Ammaniti, anch’essa prodotta dalla Wildside, si aggiunge all’impressionante lista delle produzioni televisive della casa romana. Questa serie, insieme alle altre, conferma la capacità della Wildside di raccontare storie coinvolgenti e di esplorare nuovi orizzonti narrativi.
“Patagonia” sembra quindi essere un’altra pietra miliare nel percorso della Wildside. Un film che ci invita a riflettere sulla libertà, sul controllo e sulla sottile linea che separa i due concetti. E mentre ci prepariamo a imboccare la strada verso la Patagonia insieme a Yuri e Agostino, possiamo essere sicuri che la Wildside continuerà a sorprenderci con storie avvincenti e produzioni di alta qualità che ci terranno incollati allo schermo.