E’ da dieci anni direttore generale dei contenuti di tutte le reti Mediaset. Alessandro Salem (nella foto con Massimo Donelli) è stato intervistato da Alessandra Comazzi per La Stampa ed ha tracciato un primissimo bilancio di stagione. Elogiando Avanti un altro di Paolo Bonolis e commentando l’affaire Baila!–Ballando con le stelle (su Mondoreality trovate le dichiarazioni a tal proposito).
Salem non fatica a riconoscere la tendenza della televisione, commerciale e non, a privilegiare i già testati programmi di successo piuttosto che sperimentare nuovi generi. Questo accade perché
Siamo legati al mercato pubblicitario. E i pubblicitari […] vogliono certezze per i loro investimenti, soprattutto in questo periodo. Per noi, network commerciale, è difficile derogare. La Rai invece potrebbe fare da apripista.
Mediaset però in apertura di stagione ha osato con un nuovo format tutto italiano, Avanti un altro. E, a detta di Salem, si è trattata di una scommessa vinta, considerando soprattutto che i dati (fino all’1 ottobre) sono positivi soprattutto per la fascia di età che va dai 15 ai 64 anni. Una fascia ampia, che contiene tutto il pubblico interessante per i pubblicitari (sul target 15-64, Avanti un altro ha ottenuto, in questo inizio di stagione, il 21 di share; il nostro competitor, L’eredità, il 14,6):
Con il programma di Paolo Bonolis, Avanti un altro, abbiamo compiuto un doppio salto mortale. Lasciavamo la liturgia del game show, per portarci verso un programma che ricorda più un varietà che un quiz. E’ andata bene.
Quello di Bonolis infatti è un format scritto in Italia e quindi non importato, come accade invece spesso. Ed esso:
Si è rivelato molto adatto, azzeccato, apprezzato dal pubblico […] La serata tv è incardinata su due reattori propulsivi: il preserale che viene prima del Tg e il programma che viene dopo. E noi, dopo, abbiamo Striscia la notizia, partita a razzo con il 24,7% di share, lasciando ai Soliti ignoti il 12,6. Striscia sa ancora parlare alla pancia della gente, sa rinnovarsi continuamente pur nella sua classicità, questo gli spettatori lo apprezzano. E i risultati sono complessivamente positivi anche confrontando tutto il pacchetto Mediaset, generalista e tematico, e l’omologo Rai. Quando l’ascolto è frammentato, è fondamentale mantenere caratteristiche di riconoscibilità. Su questo lavoriamo.