Questa sera a Che tempo che fa Ivano Fossati darà un grande annuncio. Dopo una lunga carriera costellata di successi, il cantautore ha deciso di lasciare le scene e per farlo ha scelto proprio il programma condotto da Fabio Fazio, che andrà in onda alle 20.10.
Ivano Fossati ha compiuto sessant’anni lo scorso 21 settembre. Considerato uno degli artisti più completi della musica italiana, nel suo curriculum può vantare collaborazioni con i personaggi più importanti della storia musicale del nostro Paese, da De Andrè a Mia Martini:
È una decisione serena e sono molto determinato. Il motivo minore è che l’ho sempre saputo e che a sessant’anni, che ho compiuto qualche giorno fa, ho la sensazione che forse avrei potuto fare altro. Un motivo più concreto è che mi sono domandato se al prossimo album ipotetico che avrei dovuto fare fra 4, 5 anni sarei stato in grado di metterci la stessa passione e avrei avuto la stessa lucidità che ho potuto garantire fino a qui. E ogni volta che mi sono fatto questa domanda mi sono risposto: non lo so. E allora ho pensato che la mia vita musicale avrebbe potuto rappresentare me stesso all’infinito, fare dischi e concerti replicando me stesso. Potrei scrivere qualche altra bella canzone in futuro e non so se sarei in grado di metterci tutta questa passione e se sarei in grado di aggiungere qualcos’altro, nel bene e nel male, a quello che ho fatto in questo disco e in tutti quelli precedenti.
Pare che adesso lasciare il mondo della musica con grandi annunci vada per la maggiore. Vasco Rossi ha deciso di lasciare il rock, anche se successivamente non ha fatto altro che apparire, e adesso è il turno di Fossati, che si ritira felicemente, ma nemmeno lui lo farà del tutto:
È anche un buon momento, mi piace che sia ora e non fra cinque anni. Quello da cui mi sto staccando è il mestiere della discografia, mi stacco da quella che si chiama attività discografica. Nulla mi può allontanare dall’amore per la musica, e nessun artista che fa il mio mestiere potrebbe farlo. Io continuerò a studiare e suonare e ascoltare la musica degli altri, su questo sono monomaniaco, nulla mi attira di più di un negozio di strumenti musicali anche adesso. Quella parte di me rimane intoccata. Io mi voglio staccare da quella che si chiama comunemente attività discografica, il mestiere, l’avere a che fare con la promozione, anche l’avere a che fare con il girare il mondo che mi piace tanto e il dover stare attento a vedere tutto per catturare tutto, prestando attenzione agli avvenimenti, a quello che dice la gente e ai colori, a tutto quello che avrebbe potuto servirmi per scrivere canzoni. Da questo punto di vista comincerò a viaggiare e a vedere le cose in un altro modo. Mi sentirò più libero.