Uno sciopero contro Il più grande spettacolo spettacolo dopo il week end, il nuovo programma di Fiorello. I lavoratori delle produzioni Rai hanno infatti minacciato di incrociare le braccia se lo show di Raiuno, in partenza a novembre, verrà realizzato in appalto esterno facendo lievitare i costi, mentre l’azienda dispone di mezzi e di professionalità per realizzarlo.
Ecco cosa sostengono i rapprensentanti della Rsu, rappresentanza unitaria della Produzione Tv di Roma:
Fiorello sarà pure simpatico, ma noi boicotteremo la partenza del suo show prevista per il 14 novembre, perché l’appalto danneggia i lavoratori Rai.
L’attacco è rivolto alla produzione Ballandi:
Nonostante la Rai avesse a disposizione il Teatro delle Vittorie, hanno voluto affittare un megastudio di Cinecittà: quanto costerà all’abbonato?.
Fa discutere inoltre la schizofrenia della Rai. Da una parte il direttore generale Lorenza Lei chiede che vengano usate le risorse interne per risparmiare – Parla con me di Serena Dandini, produzione Fandango non va in onda anche per questo motivo – dall’altra si accettano deroghe per gli show più costosi.
Così circa tremila maestraenze sottolineano che
La Rai è Bifronte: venire a sapere che l’attività di ripresa e diffusione audio di un programma di prima serata come quello condotto da Fiorello per RaiUno, verrà affidato esternamente è uno schiaffo ai lavoratori della Rai. […] Attivare un appalto di questo valore è una forte contraddizione ma nell’attuale situazione di crisi e di controllo della spesa diventa un’assurdità.
Dal sindacato unitario Rsu (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Libersind e Snater regionale) avvertono:
Solo il dovere del rispetto delle regole e delle normative ci trattiene dal proclamare sin da subito lo sciopero.
La regola è avvisare con 18 giorni di anticipo. Si passerà davvero ai fatti? Intanto Fiorello su Twitteer tratta solo marginalmente la questione su Twitter, scrivendo, tra l’ironico e il rassegnato, “Mi sa che salta tutto“, “Mi sa che sia meglio preparare un tour“.