Italia 1 è alla ricerca della conduttrice capace di non far rimpiangere Benedetta Parodi ai fornelli di Cotto e mangiato, la rubrica “fenomeno” di Studio Aperto. Il direttore della testata giornalistica della rete giovane Mediaset, Giovanni Toti, a Tv Sorrisi e Canzoni rivela:
Non c’è ancora un nome Sono arriate varie candidature, stiamo valutando nomi interni alla testata e anche esterni. Faremo i provini nella seconda settimana di settembre, poi decideremo.
Tra le candidate che erano emerse nelle scorse settimane c’erano Fiammetta Cicogna, Elena Santarelli, Elisabetta Gregoraci e Iva Zanicchi. Quest’ultima, però, è da ritenersi fuori dai giochi, perché i requisiti richiesti sono:
Donna, telegenica, con autentica passione e sperimentata capacità ai fornelli, età intorno ai trent’anni per rispettare il target della rete.
Riuscirà la nuova arrivata a contrastare I menù di Benedetta, il nuovo programma di Benedetta Parodi che andrà in onda su La7 dal lunedì al venerdì proprio nell’orario che ha reso celebre Cotto e mangiato, quello delle 12.25?
in merito alla conduzione di cotto e mangiato ritengo che la persona più adatta a ricoprire tale incarico sia Andrea Cocco, vincitore del GF11, per i seguenti motivi:
1)- ha cucinato per sei mesi nella casa del GF dimostrando con abilità e professionalità tutte le conoscenze per una cucina sobria, accurata e adattabile a livello familiare e non solo;
2)- piace molto alle donne ( ragazze, mamme, zie, nonne ecc.)sia per la sua bellezza fisica che per i modi garbati con cui si esprime;
3)-ha un gruppo di fans su fb di oltre 100.000 persone che lo seguono costantemente, è il più presente sui giornali che si interessano di gossip e lo sarà sicuramente per molto tempo ancora;
4)-perchè dopo una conduttrice donna, che sembrava presentasse piatti copiati dai libri di ricette (scusate ma a me ha sempre dato questa impressione) risulterebbe vero e legittimo un uomo che come detto sopra ha già un curriculum credibile alle spalle. La Gelisio è brava sulla trasmissione del mare ma francamente a “cotto e mangiato” non ce la vedo. cordiali saluti daniele patassi