La presentazione, avvenuta ieri alla Camera dei deputati, della quarta edizione del volume Un anno di zapping, la guida critica realizzata dal Moige – movimento genitori con l’osservatorio Media, curata da Alessandra Caneva e Daniela Delfini, è stata l’occasione per tracciare un bilancio sui programmi In e Out della televisione italiana (2010/2011), quelli che, trasmessi in fascia protetta, sono stati ritenuti adeguati o non adeguati ad un pubblico giovane.
I bidoncini trash, simbolo di scarsa qualità, sono stati 12 e sono stati assegnati a dodici programmi Mediaset: Amici, Domenica Cinque, Grande Fratello 11, L’isola dei famosi 8, Pomeriggio Cinque, Uomini e donne, The Call, Chi ha incastrato Peter Pan, My name is Earl, Top Secret, Transformat e Wild – Oltrenatura. Tra le fiction male La ladra, I Cesaroni 4, Terra Ribelle e Il peccato e la vergogna.
Le conchiglie, simbolo della televisione di qualità, sono state 23 e sono state assegnate a: Ballando con le stelle, Chi vuol essere milionario, GT Ragazzi, La Melevisione, S.O.S. Tata, Zelig, Hanna Montana, Mezzogiorno in Famiglia, Mukkopallno, Atelier Fontana, Un passo dal cielo, Sotto il cielo di Roma, Tv Talk, La storia di Laura. 6 in cammino, Baby Looney Tunes, Barbapapà, Caillou, Pingu, Puffi, Scooby-Doo, Geronimo Stilton, Ondino. Apprezzate anche le serie Il commissario Manara, La nuova squadra, Criminal Minds 5, Ho sposato uno sbirro 2, Le indagini di Padre Castell e La leggenda del bandito e del campione.
Elisabetta Scala ha dichiarato:
Ogni avvenimento, anche il più crudo può essere trasmesso senza linguaggi volgari o trash. Proprio con questo criterio abbiamo premiato determinati programmi d’intrattenimento televisivo come Ballando con le stelle o Zelig. La nostra forte disapprovazione va, invece, ai reality, in particolare al Grande Fratello per le stesse ragioni che ogni anno pubblichiamo sulla nostra rassegna. Voyeurismo, esibizionismo, volgarità. Sulla stessa linea anche L’isola dei famosi. Sono programmi che purtroppo il pubblico continua a vedere.
Maria Rita Munizzi ha sottolineato:
Nel presentare questa nuova edizione di Un anno di zapping, sentiamo il dovere di chiedere con maggiore forza una normativa più stringente di fronte a una televisione sempre più mediocre. D’altra parte, oggi, violare il Codice di tutela tv e minori non arreca alcun danno, perché le multe che vengono essere comminate alle produzioni televisive sono irrisorie. L’unica soluzione possibile per porre fine a questa indecenza in tv è che da parte di tutti, spettatori e soprattutto inserzionisti, ci sia un no deciso a sponsorizzare programmi di bassa qualità. In questo, sarebbe opportuno seguire il buon esempio del gruppo Barilla. Crediamo nel valore educativo e sociale dei media e della tv in modo particolare, che plasma comportamenti e criteri, per questo riteniamo che chi fa televisione abbia una grande responsabilità sociale di cui deve essere consapevole.