C’è grossa crisi, e non c’è niente di meglio di qualche imposta bassa con aliquote agevolate per i consumatori. Il problema riguarda proprio i tipi di servizio a cui deve essere applicata tale aliquota; dal 4% al 10% è toccato a beni alimentari e sanità.
Anche ristrutturazione di abitazioni e acquisto della prima casa sono agevolati, così come il diritto all’informazione, che vede l’IVA scendere al 4% per i giornali e notiziari quotidiani e per i libri.
Anche la cultura viene incentivata, con un bel 10 % per gli spettacoli teatrali. L’argomentazione di Adiconsum riguarda il fatto che la cultura è cultura, ovunque ci si trovi: al cinema, in teatro o a casa propria: perchè mai l’IVA quindi dovrebbe schizzare al 20 % quando si parla di eventi sportivi o culturali come film trasmessi da una pay tv?
SKY reagisce alle misure del Governo italiano in modo forte e deciso, proponendo uno spot informativo (che vi mostriamo qua sotto) che va in onda su tutti e 130 i canali della piattaforma SKY, in cui si enfatizza il fatto che si tratterà di un aumento delle tasse per 4 milioni e 600 mila famiglie.
La proposta di Adiconsum prevede l’IVA al 10% per tutte le pay tv. Silvio Berlusconi, dal canto suo, commenta il caso Sky additando il precedente governo come responsabile dell’Iva a Sky, visti gli accordi stipulati da Prdo con Bruxelles. Il ministro Tremonti dice chiaramente che non si tornerà indietro. Sarà così?