Ilaria D’Amico, con una certosina quanto furba miscela di ospiti, mette a segno una puntata di fuoco per quanto riguarda il suo Exit – Uscita di sicurezza. Daniela Santanchè, Vittorio Feltri, Marco Travaglio e Beatrice Borromeo sono i 4 colpi principali messi a segno dalla conduttrice e per far sì che la scintilla si accenda, basta aspettare sapientemente e fare le domande giuste.
D’altronde, dal punto di vista politico è stata una giornata di fuoco: la Camera ha approvato la proposta di legge sul processo breve e il discorso, ovviamente, non può che ricadere sui processi di Berlusconi, dal processo Mills, al processo Mediatrade, fino ad arrivare al recente Rubygate.
Ed è proprio il “processo greve”, così ribattezzato dalla trasmissione, ad accendere gli animi, con gli immancabili dettagli che rendono l’atmosfera, nonostante tutto, sempre tremendamente, e da un altro punto di vista, anche tristemente, ilare.
La premessa di Ilaria D’Amico è la seguente: la dichiarazione di Berlusconi, secondo la quale, avrebbe dato 40.000 euro a Ruby per salvarla dalla prostituzione e per regalarle un laser per la depilazione per aprire un’attività.
Vittorio Feltri, fino a qualche mese fa, a capo del berlusconiano Il Giornale, non può non sottolineare la paradossale affermazione, facendo giri vertiginosi di parole:
Non esludo che Berlusconi dica la verità ma io non l’avrei detta perchè non è verosimile. Se io conoscessi la nipote di Sarkozy, non la porto al Bunga Bunga, ma la porto al ristorante.
Marco Travaglio, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, non delude, neanche stavolta:
Berlusconi sapeva che era una prostituta, ricordo Fede e Ferrara che si scagliavano contro chiunque pronunciasse quella parola … Berlusconi ricorda Mazinga con le lame rotanti e la barba spaziale, questo è il top di quello che sia riuscito a raccontare… “Volevo evitare l’incidente diplomatico” e “Volevo evitare che si prostituisse”, mi spiego come farà Ghedini a destreggiarsi tra queste due dichiarazioni… Per fortuna che Mubarak sta male altrimenti avrebbe marciato su Arcore… Avrebbe detto: “Ma come ti permetti a dire che mia nipote batti i marciapiedi?” e invece di salvarla che fai, l’affidi alla Minetti che la fa battere di nuovo!
Daniela Santanchè, che ovviamente fa le veci del premier, non può che difendere a spada tratta Berlusconi:
Ruby non è una prostituta, e poi a me non interessa… Non c’è una ragazza che dice di aver preso soldi in cambio di sesso.
A questo punto, Beatrice Borromeo si avventura in un monologo, argomentato ma involontariamente divertente, smentendo pienamente le dichirazioni del sottosegretario:
In un intercettazione, Ruby disse di aspettarsi 5 milioni di euro visto che Berlusconi le aveva promesso di ricoprirla d’oro… La versione pubblica di Ruby, ovviamente, è diversa… Quello che ci interessa non è la vita sessuale del premier tranne il processo penale per via dell’età minore di Ruby… Berlusconi ha mentito, è malato, altre due ragazze diciottenni, Ambra e Chiara, contro il loro interesse, hanno testimoniato, dicendo che le ragazze, come rito di iniziazione, dovevano baciare il pene enorme di una statua, con Nicole Minetti nuda, a ballare la lap dance.
Alle parole “pene enorme di una statua”, pronunciate dalla Borromeo, perfino il più pervertito dei telespettatori ha avuto un brivido di paura ma appena Beatrice ci chiarisce che le ragazze dovevano solamente baciare l’“opera d’arte”, ci siamo tutti tranquilizzati (si fa per dire…).
Questo scenario erotico-grottesco viene interrotto da Feltri, che la butta, invece, sulla virilità fuori discussione del premier, che tanto soddisfa l’elettore becero:
Un ultrasettantenne che va con tutte queste ragazze, non è malato, gode di ottima salute!!!
Daniela Santanchè, invece, dopo essersi augurata che la Borromeo si assuma le responsabilità di quanto detto, neanche se lo fosse inventato lei di sana pianta, conclude così:
Borromeo, ci faccia anche qualche disegnino, così aumentiamo lo share!
In effetti, in questa puntata, Vauro ci sarebbe stato d’incanto…