Oggi , la nostra rubrica vi parla di un cartone veramente carino, fatto di meravigliose avventure, e mondi fantastici: Il Fantastico mondo di Paul. La serie, creata nel lontano 1976 (il titolo originario era Paul no Miracle Dai Sakusen), con i suoi 50 episodi (da 24 minuti l’una) è andata in onda in Giappone da ottobre 1976 a settembre 1977. Da noi il cartone venne trasmesso nel 1980 su ReteA e distribuito da Cooperativa Sincrovox e Dynit.
Di cosa parla la serie diretta da Hiroshi Sasagawa, scritta da Jinzo Toriumi e Yu Yamamoto e animata da Hayao Nobe? Parla delle avventure di due ragazzini, Paul e Nina tutti e due abitanti di un paesino in riva al mare, ignari di quello che può esserci oltre la soglia della fantasia, fatta di mondi paralleli pieni di mistero e pericolo.
Da uno di questi mondi arriva un folletto, Pakkum, che si tramuta sotto le sembianze dell’orsetto di peluche di Paul e con il suo martello magico, apre le porte del paese delle meraviglie ai due protagonisti.
Grazie al martello del peluche, i due possono fermarsi in un posto senza far scorrere il tempo sulla Terra, potendosi divertire in mezzo a mondi fatti di dolci e di giocattoli. Un giorno, però, la bella Nina viene rapita dal malvagio BeltSatan, che vuole far diventare la povera fanciulla sua sposa. Da questo momento in poi inizia la battaglia di Paul per salvare la sua amica, seppur le sue armi siano nettamente inferiori a quelle dell’armata del cattivo: Paul, infatti, ha solamente l’orsetto magico e lo Yo–yo fatato che diventa una specie di boomerang. e il fedele cane di Nina, Sanbernardo, che, nella dimensione parallela, cammina su due zampe, parla come una persona e vola grazie alle sua grandi orecchie.
Paul, non solo dovrà salvare la sua amica, affrontando ragni giganti e mostri di pietra, ma anche evitare che, il malvagio BeltSatan distrugga il regno delle meraviglie e la Terra.
Dopo tante lotte Nina viene liberata, BeltSatan sconfitto e, con i mondi salvi, i protagonisti possono tornare a casa, dove sia il cane che il peluche, purtroppo, tornano ad essere quelli che erano prima delle loro avventure.
Qualche ricordo: gli occhi dell’orsetto durante il passaggio tra i mondi diventavano rossi; le ambientazioni di alcune puntate erano molto cupe, quasi gotiche; la trama molto avanti con i tempi e per essere un cartone animato, ricco di adrenalina.
Consiglio Il fantastico mondo di Paul a tutti gli amanti dei cartoni animati fiabeschi e a coloro che amano le storie a lieto fine.