Questa sera su Canale 5 andrà il onda Al di là del lago, la serie sequel dell’omonimo film del 2009, composta da sei puntate, prodotta da Fidia Film per RTI, diretta da Raffaele Mertes, con Kaspar Capparoni, Gioia Spaziani, Roberto Farnesi, Brando Pacitto, Fabio Testi, Martina Colombari e Lorenzo Flaherty.
La storia riprende da dove l’abbiamo lasciata: a Poggio Sant’Angelo, piccolo paesino di campagna ai margini del lago, Luca Ferri (Capparoni), Barbara Paci (Spaziani) e loro figlio Lorenzo (Pacitto) vivono felicemente insieme. Quest’ultima, in particolare, ha finalmente ritrovato il sorriso dopo la scomparsa del suo amato Valerio (Farnesi), il veterinario morto durante uno sciagurato incendio. Peccato che i problemi siano dietro l’angolo: in paese ritorna Luciano (Testi), ex neuropsichiatra di fama, padre di Barbara che aveva abbandonato da piccola la figlia; Sergio Volturni (Flaherty), intrigante imprenditore senza scrupoli, sembra voler minacciare l’affascinante e incontaminato paesaggio del luogo; la bella veterinaria Patrizia (Martina Colombari), amica d’infanzia di Barbara, in città per soccorrere il padre malato, potrebbe sconvolgere gli equilibri della coppia Luca – Barbara; Valerio potrebbe non essere morto …
Kaspar Capparoni rivela (fonte La stampa):
Per una volta interpreto un personaggio che rispecchia le mie idee e le mie scelte quotidiane.
Raffaele Mertes spiega:
Un mistero da svelare. Bambini alle prese con le inquietudini dell’adolescenza. Rapporti familiari che si tendono e si scontrano in cerca di un’armonia che pare un miraggio. Ma non solo. Al di là del lago è anche una storia ambientata in uno scenario naturale popolato da animali di ogni specie. La sfida è stata proprio raccontare i personaggi anche attraverso il loro rapporto con gli amici a quattro zampe. Impensabile quindi organizzare una regia che non tenesse conto dell’esigenze peculiari del dirigere non solo attori, ma anche conigli, capretti, orsi, lupi e addirittura un lama. Il mio obiettivo primario era non perdere mai di vista la vitalità e la sincerità che natura, animali e bambini suggeriscono e a cui, per certi versi, obbligano. In questo ho trovato un valido sostegno nella collaborazione con Daniele Falleri, regista della seconda unità che armato di pazienza e sensibilità è riuscito persino a far innamorare due oche. Il risultato è stata un’intensa leggerezza di immagini e di sguardi che credo sia il tratto distintivo dell’intera serie.
Se cercate una fiction ecologista, caratterizzata dal continuo scontro tra chi vive di sani principi e di valori importanti come la famiglia e l’amore e chi invece pensa solo ad arricchirsi, non perdetevi ogni giovedì su Canale 5 alle 21.10 Al di là del lago.