Prossimamente su Raiuno andrà in onda Cenerentola, la fiction in due puntate prodotta da RaiFiction, Lux Vide e Beta Film (per un costo di dodici milioni di euro) diretta da Christian Duguay, con Vanessa Hessler, Flavio Parenti, Natalia Worner e Ruth-Maria Bubitschek, rilettura della famosa favola.
Il film, ambientato nella Dolce Vita romana Anni cinquanta, racconterà la storia della concertista Aurora, moderna Cenerentola, costretta dalla seconda moglie di suo padre a fare la sguattera in un albergo che precedentemente era casa sua e vessata dalle sorellastre. La nonna materna, Mrs. Cooper, ex stella del cinema muto, poterà la nipote a scegliere l’abito più bello per partecipare al ballo promosso da Sebastian, il rampollo di una ricca famiglia d’imprenditori austriaci.
Christian Duguay dice (fonte Il Corriere della sera):
Cenerentola è un archetipo, può essere applicato a qualsiasi epoca: lo abbiamo visto anche in Pretty Woman. Stavolta facciamo un omaggio a un periodo storico in cui regnava la magia del cinema, perché il cinema è la realizzazione stessa del sogno.
Vanessa Hessler rivela:
E’ un sogno. Quale donna sin da bambina, non ha desiderato, almeno per una volta, di essere Cenerentola? Sono cresciuta anch’io con questo mito: quello di una giovane, soggetta alle più crudeli umiliazioni, costretta a fare i lavori più miseri, eppure sempre dolce, sensibile. Alla fine, otterrà la giusta ricompensa.
Flavio Parenti spiega:
Il mio principe è distante dallo stereotipo fiabesco. Crede nel futuro della televisione e, all’inizio della storia, appare come un cinico affarista del business mediatico: si scoprirà che anche lui ha provato dolori familiari. Ma l’incontro con Aurora gli farà scoprire la semplicità di sentimenti puri e veri.
Il produttore Luca Bernabei sottolinea:
Dopo Pinocchio la più importante favola è questa. Oltre al cinema Anni 50, abbiamo voluto fare un omaggio all’Italia del boom economico, dove nasceva un importante mezzo di comunicazione, la televisione.