La ventunesima giornata della Coppa del Mondo ha visto il ritorno al calcio giocato, dopo due giorni di pausa. E’ stata l’occasione per l’Italia di tornare agli onori della cronaca grazie alla presentazione del nuovo C.t. Cesare Prandelli. I veleni per Lippi, per Abete e buona parte dei giocatori, al momento, sembrano esser stati accantonati anche se non del tutto smaltiti. Ivan Zazzaroni, lo disse a tempo debito:
E’ il tipo di eliminazione che fa male, se si fosse fatto almeno un quarto…
Il quarto non è stato fatto, ma in compenso i nostri nazionali si saranno fatti un quartino. Per dimenticare.
Se la nazionale azzurra sta vivendo una nuova stagione all’insegna di un pronto e deciso riscatto, i nostri eroi televisivi in quel di Sudafrica sono oramai agli sgoccioli della loro avventura e, in alcuni casi, agli sgoccioli in tutti i sensi. Durante Sky Mondiale Show, Ilaria D’Amico dà la linea a Fabio Caressa e Beppe Bergomi e, a giudicare dalle condizioni psico-fisiche cagionevoli, sembra un collegamento qualsiasi da L’Isola dei Famosi.
Caressa si presenta con un paio di occhiali, stile Matrix, come ribattezzato dalla stessa D’Amico, indossati per coprire le pesanti occhiaie dovute a un volo aereo. Bergomi è decisamente il più fiacco, davanti alla telecamera millanta un’ottima forma ma dopo 3 secondi si allontana chino per scaricare una sequela di starnuti, tutto ciò sotto le risa soffusa della D’Amico che prima, prende in giro bonariamente i colleghi congratulandosi per la qualità del collegamento, poi giustifica il povero Bergomi in questo modo:
Bergomi, non vogliamo spremerti come un melone!
L’argomento strafalcioni letterali offre sempre spunti di discussione, si discorre del tipico lapsus linguae per arrivare al doppio senso involontario. Jacopo Volpi, durante Notti Mondiali, discute di Diego Armando Maradona e dell’infuocato pre-partita di Germania-Argentina colmo di dichiarazioni roventi. Volpi descrive il comportamento del Pibe de Oro, apparentemente con una frase fatta di uso comunissimo:
Maradona è un pò sopra le righe.
Ivan Zazzaroni, che ha colto il doppio senso, incentrato sul lungo periodo di dipendenza dalla cocaina vissuto da Maradona, non si fa problemi a farlo notare pubblicamente:
Non è bello dire così di Maradona!
Sempre a Notti Mondiali, abbiamo assistito alla nascita di un’altra splendida storia d’amore. Dopo il corteggiamento serrato e sofferto di Collovati verso la Santaguida, l’ammirazione reciproca tra Costanzo e Varriale e dopo la liaison invidiabile tra Galeazzi e la vuvuzela, ecco un nuovo flirt con due protagonisti d’eccezione: Simona Rolandi e Paul, il polipo indovino. Il polpo più famoso del mondo è ormai l’essere più invidiato e appagato della terra: ha proprietà veggenti, è il più competente in fatto di calcio, ha umiliato professionalmente Giampiero Galeazzi e, adesso, ha anche una splendida donna al suo fianco che stravede per lui:
Io sono in difesa del polipo!
Il polipo di Oberhausen, infatti, è tornato all’opera per prevedere il risultato tra Germania e Argentina col solito metodo: scegliere tra 2 urne raffiguranti le bandiere, una della Germania e l’altra della squadra avversaria (video). Daniele Tombolini, che vede il marcio anche nelle lancette dell’orologio che scorrono, non ci sta e grida scandalizzato:
Il polipo è truccato!
Su come si possa manomettere un polipo, si possono fare molteplici ipotesi ma, grazie al Cielo, Tombolini evita di farci appassire con questo dubbio e ci fa la grazia di illuminarci. Secondo l’ex fischietto, infatti, il polipo sarebbe stato abituato a scegliere l’urna alla sua destra, di conseguenza, chi organizza questa messinscena sa già quale urna, il polipo deciderà di scoperchiare. Simona Rolandi scatta in difesa del suo polpo e ribatte:
Non è vero, l’altra volta ha scelto l’urna a sinistra!
Il polipo ha un nuovo nemico da annotare, ormai è chiaro a tutti: un Tombolini chiaramente geloso, che resta sulla sua posizione e, non pago, non rispetta neppure i sentimenti altrui, uscendosene con una battuta truce e senza pietà:
Lo fanno apposta perchè se la Germania perde, il polipo lo fanno arrosto!
Se trattiamo di satira e comicità, è scontato che la battuta di Tombolini, seppur rude e feroce, resta comunque migliore rispetto a quella concepita da Collovati che ha il merito di far ridere solo lui:
Perchè non ci mettiamo Tombolini dentro l’acquario?
Zazzaroni descrive il contesto creatosi, con un nuovo topos, che resterà impresso nel parlare comune, stampato su tutti i giornali d’approfondimento e inserito anche nello Zanichelli:
Questa è Polpopoli!
Durante la pubblicità, Fulvio Collovati ha avuto il tempo di scrivere, dirigere ed interpretare una nuovo melologo, entrato di diritto nel suo immenso repertorio, dal titolo Il cambio di posto. L’ex giocatore di Milan e Inter si è trasferito dall’altra parte dello studio perchè non vuole stare vicino a una persona che odia così tanto i polpi. Tempo altre due puntate e Collovati si scaglierà violentemente contro Tombolini anche per il suo taglio di capelli brizzolato.
Daniele Tombolini ha dichiarato ufficialmente guerra al polipo e Jacopo Volpi, annunciando la fine della puntata, rilancia la sfida a data già definita:
Domani andrà in onda lo speciale tra Tombolini e il polpo.
Se la Rai dovesse trasmettere davvero una cosa del genere, la sommossa popolare per non pagare più il canone sarebbe alle porte.
Il primo quarto di finale ha visto protagonisti Olanda e Brasile, partita terminata col risultato di 2-1. Risultato a sorpresa che ha visto i verdeoro, favoriti, abbandonare mestamente la competizione. Non che gli arancioni partissero totalmente sconfitti, ma visto e considerato l’ottimo primo tempo del Brasile, con molte occasioni da gol nei soli primi minuti, l’esito della partita sembrava scontato. Nel secondo tempo, invece, harakiri della nazionale di Dunga che, dall’autogol di Felipe Melo, non ne imbrocca più una, favorendo l’Olanda a credere sempre di più nella grande impresa. Da sottolineare, l’appello ai tifosi da parte di tutti i giornali di non esagerare con la birra, visto l’alta temperatura. Appello, che i tifosi olandesi hanno letto rigo per rigo, sorseggiando una bella pinta di birra chiara.
Il secondo quarto di finale è stato Uruguay-Ghana, terminato col risultato di 5-3 dopo i calci di rigore. Sfida alla pari tra la Celeste e l’unica selezione africana rimasta in competizione, con un intraprendente Ghana ma con un Uruguay forse più ordinato in fase offensiva. Urgono i tempi supplementari per decidere la vincitrice: clamoroso ciò che succede al 120′, azione confusa che vede il Ghana in attacco con l’attaccante uruguaiano Suarez che si improvvisa portiere e respinge con le mani un tiro diretto in rete. Espulsione per Suarez e calcio di rigore che significherebbe semifinale per il Ghana: batte Gyan e colpisce in pieno la traversa. Anche i tempi supplementari terminano e si finisce ai calci di rigore: l’Uruguay approfitta del fortissimo contraccolpo psicologico dei ghanesi che sbagliano due rigori. Al termine di una partita incredibile, l’Uruguay si qualifica alle semifinali.