Avere una rete della Rai senza pubblicità non è impossibile, parola di Ettore Bernabei: l’ex direttore generale della Rai (dal 1961 al 1974), presidente onorario Lux Vide a margine di una conferenza sul tema Il potere della televisione anche nell’era digitale sostiene che per farlo basterebbe vincere la lotta all’evasione del canone (fonte Ansa):
Non è impossibile se si organizzano può anche essere, ma occorre superare una certa evasione al canone, che è sempre un buon gettito.
Bernabei, dato che il 97% della popolazione italiana guarda la tv almeno 3 ore al giorno (!), si auspica che aumenti la qualità:
Non sono pessimista: credo che si possa tornare ad una televisione che abbia una sua funzione civile e di formazione umana … anche le televisioni commerciali devono tenere conto che, nell’aumento di possibilità di scelta, il pubblico ha sempre più esigenze di buona qualità.
Le parole di Bernabei sono sacrosante, ma alquanto ingenue: il pubblico molto spesso non premia la televisione di qualità (che ancora non è chiaro in cosa consista) preferendo seguire programmi di puro intrattenimento anche trash; l’evasione è una realtà che non è facile scardinare, dato che è fomentata dagli stessi politici che si indignano per certi programmi pagati con il canone dei cittadini; la televisione commerciale in quanto tale è più interessata a venire incontro agli inserzionisti, proponendo programmi di sicuro successo, piuttosto che allo spettatore; l’aumento di possibilità di scelta non corrisponderà mai ad un aumento di qualità, ma ad una segmentazione degli argomenti che fa comodo più agli inserzionisti e alle reti, che allo spettore.
Speriamo solo che, vista l’autorevolezza di Bernabei, qualcuno gli dia scolto…