Diciannovesimo appuntamento del 2010 con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana. Oggi Riccardo parla de L’isola dei famosi e del vincitore, Daniele Battaglia.
Ragazzi eccoci a maggio (anche se sembra autunno) e tra poco si chiuderà questa stagione televisiva, manca poco ormai e riusciamo a vederne ancora di tutti i colori. Sono terminati già molti format, in tanti sono al lavoro per la stagione autunnale, una ruota che non si ferma mai è quella televisiva, si invecchia prima però, si pensa sempre al futuro, già nel momento che si attua un programma. Mi ricorda un po’ il Natale, tutti aspettano il momento, poi quando lo si vive la festa è già finita. I colori si spengono, le atmosfere si raffreddano, si torna a pensare al futuro e alla vita di tutti i giorni. Così è un po’ la tv che vediamo o che siamo costretti a vedere.
Questa settimana il Natale è finito per “L’isola dei famosi” una settima edizione dai sapori a tratti soporiferi, molto neutra e poco stimolante. Personaggi che chiamare famosi forse, è stato un attimino esagerato, se non per pochi intimi. Un’edizione che si è vista scontrare con il pluripremiato Italia’s got Talent, ma non è rimasta poi così tanto scalfita. Simona Ventura è riuscita a non darsi in pasto alle polemiche prima con Aldo Busi e poi con la Dirigenza Rai, chissà se ci sarà anche una nuova Isola con il numero otto accanto. Sembra quasi che a questi reality show, conditi con tutte salse diverse, noi Italiani ci siamo un po’ rassegnati, come per dire, va bene ci stanno, vogliono che li guardiamo, facciamoli contenti. L’idea che mi balena ultimamente è proprio questa, una lunga fila di caprette che tendono a belare perché qualcuno le imbocca con un bel biberon di latte pastorizzato. Prima o poi ci sarà un cambiamento, vero? Dai che ci sarà. Non sono poi contrario allo svolgimento di questi giochi, ci parteciperei anche io per divertirmi, sono davvero stanco però delle polemiche che servono a dar linfa vitale al gioco in sé. Non ditemi che Sandra Milo a settant’anni suonati ha davvero voglia di mettersi in competizione con gente di quarant’anni più giovane se non cinquanta! Lo trovo ridicolo, surreale e di pessimo esempio per le generazioni più giovani che guardano trasmissioni televisive.
L’isola ha decretato vincitore un ragazzo come tanti, di cuore, furbetto, semplice, simpatico, un “baby Pooh”, ma pur sempre un giovane che può contribuire a ripulire l’aria televisiva, inquinata, stanca e viziata, stantia di secoli, altro che anni. L’atteggiamento della mamma di “Ciro, Ciroooo!” l’ho valutata come il nulla, una polemica inutile per ferire volutamente un concorrente che poteva essere suo figlio. Se questa è l’Italia di oggi in cui ci stiamo avventurando e se veramente la televisione è lo specchio della società odierna, c’è da preoccuparsi e anche tanto, ma tanto tanto.
La vera scoperta di due giovani ‘figli di’, nutriti e alimentati fin dalla nascita da mamma tv e dall’aria casalinga dello spettacolo, ma già così determinati, sicuri nel voler dimostrare le proprie idee, senza troppi veli o falsità, questo mi è piaciuto de L’isola dei famosi 7. Ovvio che è pur sempre un gioco, ognuno avrà finto come si deve per necessità, in questi games, chi non bluffa un po’ per spuntare la vittoria? Fa parte dell’insieme delle parti. Guenda Goria e il vincitore Daniele Battaglia, forse sono i soli due “famosi” veri di questa isola che di famosa ha avuto davvero poco, forse la plurimiliardaria Ivana Trump, ecco lei ha avuto più luce di tutti i concorrenti messi insieme in settanta giorni.
Un’annata in cui i non famosi hanno saputo insegnare e trasmettere molto di più rispetto a persone molto note al piccolo schermo, ma che di educazione e disciplina, troppe volte hanno perito. I più grandi sono stati affondati dai più piccoli, capaci di mettersi a nudo e di essere più sinceri con il pubblico. La verità non la sapremo mai, ma questo sembra proprio un ottimo inizio verso la riscossa e la riconquista degli spazi televisivi della nuova generazione targata classe anni ottanta. Una vittoria che non è stata a sorpresa, ma desiderata da tutti quelli che hanno apprezzato il rispetto, la simpatia e la sensibilità di un giovane. Doti che ultimamente riescono ad avere davvero in pochi…
Sentite al minuto 3.26 di questo video le sincere (e da tutti pensate) esternazioni della mamma di Daniele Battaglia nel momento del trionfo del figlio… Forse verso la simpaticissima Signora Sandra Milo?? Io tifo per Daniele.
Cresci con Riccardo continua…
Una tristezza vera chi vuole apparire per forza anche da anziani. Invece di farsi da parte.