E’ stata anticipata da una pioggia di polemiche, che ne hanno posticipato l’uscita, ma ieri, è giunta sui nostri schermi Crimini Bianchi, e ora, dopo la proiezione della prima puntata, attendiamo il risollevarsi di un risollevarsi del polverone, almeno come feedback di coloro che non erano d’accordo con la messa in onda della serie.
Premetto che, mi ha colpito molto la sollevazione di massa dei medici, e del loro ordine professionale, che ha fatto di tutto per contrastare la messa in onda della fiction ed è proprio per questo motivo che ho guardato con vivo interesse la fiction.
Non c’è dubbio: il tema centrale è la malasanità, tanto che in entrambi gli episodi non si limitavano ad ammiccare all’argomento, ma lo svisceravano in modo diretto ed aperto.
Il cast, di tutto rispetto, vede Daniele Pecci vestire i panni di Luca Leoni, giovane e promettente cardiochirurgo, impossibilitato ad operare dopo un incidente d’auto (che avviene proprio nella prima puntata).
Accanto a lui, c’è Ricky Memphis reduce da Distretto di Polizia, che interpreta Claudio Bruni, avvocato e migliore amico di Luca e Christiane Filangieri, nei panni di Francesca Corona, fidanzata di Stefano e ginecologa in un pronto soccorso. Non poteva mancare Chiara Rinaldi, la specializzanda in cardiochirurgia, interpretata da Micaela Ramazzotti.
I primi due episodi, intitolati Fuori Strada e Un caso personale ci raccontano e stabiliscono personaggi e ruoli, oltre, ovviamente, a presentare un caso fatale di malasanità. Tutto inizia con un tremendo incidente in cui rimangono coinvolti il chirurgo Luca Leoni e il suo amico e collega Stefano (Enrico Silvestrin).
L’incidente è stato causato dalla guida spericolata di Luca. Entrambi vengono ricoverati in ospedale, e Luca subisce danni consistenti alla mano destra; per questo viene operato, ma al suo risveglio viene a sapere da Claudio, che Stefano è morto.
Nonostante inizialmente sembri avere avuto la meglio nell’incidente, Stefano muore in terapia intensiva per lo choc ipovolemico dovuto alla lacerazione dell’arteria femorale, già suturata in sala rossa dal chirurgo Marcello Branduardi (Massimo De Rossi).
Luca non si dà pace, dato che teme che qualcosa sia andato storto nella manovra di emergenza. All’inizio sembra che tutto vada contro la sua tesi, poi i fatti gli daranno ragione; Luca non sarebbe arrivato alla verità senza l’aiuto di Claudio, avvocato zelante e i natura meticolosa.
L’avvocato, a sua volta, vede nell’intuizione di Luca un mezzo sine qua non per la ricostruzione della verità, dal grande potenziale. Per questo motivo, al termine delll’episodio, decide di fondare un’associazione no profit volta alle indagini sui casi di malasanità.
Più scettica e ostile inizialmente è Francesca, che imputa a Luca la morte di Stefano, anche se alla fine anche lei diventa parte integrante ed essenziale dell’associazione. Dal tragico incidente iniziale si dirama, dunque, la trama dell’intera serie.
Gli attori svolgono il loro ruolo, con tendenze melodrammatiche a volte eccessive perfino quando associate alla drammaticità delle scene proposte; il tema è attuale, e viene affrontato in modo serio, anche se ho avuto l’impressione che questi primi due episodi siano stati un vero e proprio scivolo verso storie dal ritmo più sostenuto.
Giusta fine di un prodotto pessimo…(come tutte le fiction made in Italy) involontariamente molto ridicolo…. senza entrare nel merito dei temi trattati. Recitazione, regia, sceneggiatura,fotografia da canile municipale. Le fiction americane, anche le più prive di contenuti, le più lontane dalla realtà, sono cominque fatte da PROFESSIONISTI che sono andati a scuola di cinema, recitazione, sceneggiatura e quindi non a caso riescono ad acchiappare lo spettatore… la differenza è innegabile ed evidente.Quando ho visto che la inserivano tra Grey e Nip (due serie stupidissime nella loro diversità ma confezionate molto bene) già pregustavo il disastro…comunque approvo la proposta di mandarla in onda alle 4 el mattino così se c’è qualcuno a cui è davvero piacuta se la registra e se la vede lo stesso… ottimo prodotto x gli amanti del trash. Certo… in un Paese strano come il nostro dove il presidente del consiglio e soci sono anche padroni delle tv, dei giornali, delle assicurazioni e hanno in mano la sanità privata fare una fiction sulla malasanità nel pubblico fa un po’ pensare. Non è che dopo la scuola, l’univerità e la ricerca si vorrà demolire anche quella e che quindi i poveri, stanchi, consumatori lobotomizzati vadano ammaestrati? Opinione personale, del tutto personale ovviamente.
Rispondo dopo aver scoperto la serie anni dopo, non mi sembra strano che per primi i medici ne sono stati cosi contro, piu’ impressione mi fa’ quanti commenti velenosi da altri. A me e’ sembrata una serie onesta e molto piu’ vicina alla realta’ di qualsiasi nip tuck o greys … Infatti voglio ordinare i DVD per poterla vedere tutta!