La sospensione dei programmi d’approfondimento politico deciso dalla Rai ha creato uno scontro tra il conduttore di Porta a porta Bruno Vespa e il suo collega di Annozero Michele Santoro: il primo, intervistato dal Corriere della Sera, sostiene che è colpa del secondo se la tv di stato è arrivata ad una simile scelta:
Vogliamo essere onesti? La decisione della Rai, come quella della Vigilanza, hanno un nome ed un cognome: Michele Santoro, passato sulla par condicio con il garbo di Attila. Non potendo sospendere solo Santoro, che per decenni ha portato in prima serata programmi in cui la vittima e’ costantemente la stessa parte politica, che stia al governo o all’opposizione, hanno cancellato anche le nostre trasmissioni. L’azienda ha una sola giustificazione: Santoro è lì per ordine del magistrato. Anche qui: trovate un Paese in cui il giudice ordina la collocazione perpetua di un programma in prima serata.
Michele Santoro ha replicato al collega dai microfoni di Radio Città Futura (fonte Asca):
Mi sta facendo tornare ragazzino, quando andavamo a scuola c’era sempre quel compagno di classe un po’ birbantello che indicava l’altro come responsabile delle marachelle. Ma noi ci battiamo anche per lui, perché quello che sta succedendo non ha precedenti nella storia della tv occidentale, e’ un atto censorio molto grave. Noi avevamo dimostrato di poter andare in onda senza ospiti politici, avevamo già fatto due trasmissioni senza ospiti politici, una delle quali aveva avuto uno dei risultati migliori contro il festival di Sanremo, l’altra ha sfiorato il 20% la scorsa settimana. Quindi semmai sono i politici ad aver bisogno di noi.
Lo stesso conduttore, intervistato da La Repubblica, aveva parlato della sospensione dei talk causa par condicio come di un pretesto:
La par condicio è un pretesto, come le elezioni regionali. La questione è più grande. Da un po’ assistiamo a un attacco senza precedenti ai poteri di controllo: la magistratura, l’informazione, la burocrazia, come nel caso della Protezione civile. Cercano una militarizzazione della società. Di questo disegno Berlusconi è il principale architetto. Ma non agisce da solo.
Sempre sul quotidiano Santoro annuncia che Annozero in qualche modo andrà in onda il 25 marzo anche se non su Raidue e sottolinea la differenza tra il suo programma e Porta a porta:
Annozero esprime un pezzo di opinione pubblica che Berlusconi non vorrebbe che fosse rappresentato. A noi però ci guardano a sinistra e a destra. Basta leggere i giornali di quella parte che dedicano 20 pagine ogni settimana a me e alla trasmissione. Certo, se tutti fossero simili a Vespa forse il problema della cancellazione non si sarebbe posto. Ma la differenza tra me e lui è che io farei le barricate per difendere il suo diritto di esprimersi, lui non restituirebbe il favore. È la cosa più sgradevole. Poi, va aggiunto uno sprazzo di verità. La trasmissione di Vespa è vecchia e in affanno. Nessuno lo dice perché è la terza camera dello Stato. Ma i dati d’ascolto parlano chiaro. Penso ci sia un collegamento tra le sue accuse ad Annozero e i numeri dell’Auditel
siamo cittadini costretti a pagare il canone rai e ci vengono tolte le fonti di informazione nel momento più importante.è avvilente che questo grave accadimento vengo svilito dalla presunta disputa fra i due conduttori. noi dobbiamo avere la possibilità di ascoltare tutti.