Ieri sera è andata in onda la prima puntata di C’era una volta la città dei matti. Una ragazza di nome Margherita (Vittoria Puccini), che sta in un collegio di suore, viene rinchiusa dalla madre Angela in un ospedale psichiatrico.
La ragazza viene obbligata da un’infermiera a prendere una pillola che le provoca sonnolenza. Si risveglia in una camera circondata da donne malate. Margherita si difende da una violenza che sta per subire da una di esse e per questo motivo subisce delle torture dalle infermiere con lo scopo di farla calmare.
Intanto, Franco Basaglia (Fabrizio Gifuni) è un ricco medico psichiatra, costretto ad abbandonare l’università dove insegna per diventare direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia. L’uomo conosce i vari pazienti dell’ospedale psichiatrico, e ne rimane turbato, soprattutto a causa dei trattamenti subiti da loro.
Il direttore decide di smantellare quello che definisce un lager e per questo motivo si fa aiutare fisicamente da alcuni suoi studenti e moralmente dalla moglie Franca Ongaro ( Sandra Toffalatti). Inizia con il fare uscire da una rete Margherita, e dà la possibilità a Boris (Branko Dujric) reduce di guerra legato da quindici anni in un letto, di slegarsi e riprendere (lentamente e con il suo aiuto) una vita normale. Le cose però non sono cosi semplici come sembrano. Si iniziano a fare delle riunioni con tutti i pazienti.
Margherita, dopo l’ennesima lite con un’altra ragazza dell’ospedale, subisce un altro elettroshock e costretta a rimanere a letto. Decide, nonostante tutto, di rivelare al direttore i maltrattamenti. Anche l’infermiera Nives (Michela Cescon) interviene in suo favore, sostenendo la veridicità di quanto detto.
Per la prima volta viene trasmesso un programma alla Rai che parla dell’ospedale psichiatrico. Nel 1968, molti sono a favore dello psichiatra e per la chiusura dei manicomi. Il direttore viene criticato per il suo differente modo di vedere e comportarsi nei confronti dei suoi pazienti.
Boris, a causa dei ricordi del passato, ha una nuova crisi, mentre tutti sono fuori a ballare. Angela (Valentina Sussi), madre di Margherita, che ha osservato da lontano gli atteggiamenti della figlia, interviene manifestando odio nei suoi confronti, soprattutto dal momento che a suo parere è diventata una ragazza facile. Decide cosi di trascorrere una notte di sesso con Cicca Cicca (Federico Bonaconza).
Il direttore decide di far accompagnare ciascuno dei suoi pazienti dai propri parenti. A lui tocca accompagnare Boris. Si viene a conoscenza del fatto che Margherita è incinta. La ragazza è molto confusa e non vuole parlarne, ma è Cicca Cicca a far sapere al direttore Basaglia che è stato lui ad aver messo incinta Margherita.
La madre di Margherita è venuta a riprendersi la figlia per occuparsi di lei e del bambino che nascerà. Margherita decide di seguirla. Ai pazienti è data la possibilità di andare a trovare da soli le proprie famiglie. Accade però un fatto molto grave. Furlan (Maurizio Fanin) vorrebbe avere un rapporto fisico ed intimo con la propria moglie che si rifiuta. A tale rifiuto, Furlan diventa aggressivo e la percuote, facendole sbattere la testa ed uccidendola.
Franco Basaglia prende le difese di Furlan. In seguito, il direttore decide di abbandonare l’ospedale psichiatrico, con grande dolore da parte dei suoi pazienti.