Il Festival di Sanremo 2010 propone giornalmente un caso: accantonato il dibattito sull’esclusione di Morgan, che continuerà, per la felicità della Rai, nei contenitori domenicali e chissà dove ancora, si apre quello legato alla partecipazione di Paolo Rossi.
Il comico, che era già salito sul palco dell’Ariston per presentare il brano inedito di Rino Gaetano In Italia si sta male (si sta bene anzichenò), dovrebbe essere presente anche nell’edizione 60 della manifestazione canora per proporre uno dei suoi famosi monologhi.
Il condizionale è d’obbligo perché la sua presenza è ancora un mistero: inizialmente le agenzie di stampa avevano battuto la notizia della sua partecipazione, poi quella che l’indiscrezione sulla sua ospitata era priva di ogni fondamento. La Rai in una nota ha poi precisato:
I contatti con Rossi ci sono stati, ma poi si sarebbe preferito accantonare l’ipotesi alla luce anche della presenza di numerosi ospiti nazionali e internazionali nelle varie serate. Non si tratterebbe dunque di uno stop politico, ma di una scelta di tipo artistico.
Qualcuno, in effetti, aveva parlato di bocciatura politica per Rossi, in quanto il comico avrebbe voluto presentare alcuni testi tratti da Mistero Buffo, la piece ideata da Dario Fo nel 1969, finito sotto il mirino del Vaticano nel 1975 dopo che andò in onda sulla Rai.
In realtà Paolo Rossi, se dovesse calcare il palco dell’Ariston, porterebbe un testo allegro e divertente, non il Mistero Buffo.