I telegiornali di Rai, Mediaset e La7 hanno aumentato dal 10% al 20% in media, lo spazio dedicato alla cronaca nera, giudiziaria e alla criminalità organizzata.
I dati, elaborati dal Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva e riportati da Italia Oggi, sono allarmanti e fanno riflettere: nel 2007 il 30,2% del minutaggio di Studio Aperto, il 25,7% del Tg5 e il 25,4% del Tg2 hanno riguardato gli aspetti più noir dell’informazione.
L’incremento medio di tutti i Tg, dal 2003 al 2007 è stato del 233%, con la punta massima di quello di La7 che è passato dal 6,9% dedicato nel 2003 al 22% nel 2007, non che gli altri abbiano fatto meglio: il Tg1 dall’11,1% al 23%, il Tg2 dal 9,7% al 25,4%.
L’interesse verso il sangue ha avuto il suo boom nel 2006 ed è rimasto costante nel 2007. Perché è raddoppiato? Le supposizioni a riguardo si sprecano: si passa da chi sostiene il voluto aumento per far crescere l’insicurezza del cittadino e influenzarlo politicamente, a chi pensa che è direttamente proporzionale alla reale sicurezza e chi più semplicemente pensa, che la cronaca nera sia il mezzo più facile per far seguire al telespettatore il telegiornale.
Una cosa è certa: stupri e rapine, morti e omicidi ci sono sempre stati e avvengono ogni giorno, ma qualcuno sceglie quali facciano notizia e quali tralasciare e quando parlarne.
Si dice sempre che la televisione trasmette violenza e, a quanto pare, i primi a volerla proporre sono i nostri telegiornali.