La guerra tra digitale e satellitare, non si fa soltanto con l’acquisizione dei diritti di calcio, ma anche e soprattutto con i canali porno.
Per questo motivo e per mettere a posto i propri conti, Sky ha deciso, da venerdì scorso, di proporre i suoi ventisei canali dedicati all’hard, non solo dopo le 23 fino alle prime ore del mattino, ma per tutta la giornata, con lo slogan:”So a cosa pensi, 24 ore su 24”, approfittando dei parental control e di altri sistemi di privacy e protezione.
A quanto pare il mercato del porno frutta bene (fonte Il Riformista): solo Sky incasserebbe 1,3 milioni di euro a settimana, pari a 68 milioni di euro l’anno, ovvero quasi la metà di tutti i ricavi complessivi di La7 e MTV!
Il fenomeno del porno è un affare anche per la Iptv che rende l’85% dei 150 milioni euro annui fatturati in pay-per-view e per i videofonini e palmari che guadagnano, sui 200 milioni annuali, 170 grazie all’hard.
Concludendo: se c’è un settore che sembra non risentire della crisi quello è il porno. L’unico pericolo per le attuali emittenti che dedicano spazio al genere è quello che internet entri sempre di più nella vita degli italiani, perché una volta che ti sei abbonato ad un provider, puoi trovare di tutto anche gratis.