Antonella Clerici torna a parlare del Festival di Sanremo 2010 in un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e canzoni, in edicola da domani. La conduttrice, che sarebbe ben felice di avere Fiorello e Paolo Bonolis sul palco dell’Ariston, avvisa tutti gli ospiti:
Il mio Sanremo e’ nato sotto una buona stella. Piano piano il Festival 2010 prende forma e ci sono congiunture favorevoli, incastri che funzionano, persone che aderiscono. Leggo sui giornali che Fiorello e’ possibilista, Bonolis aspetta solo l’invito per venire. Approfitto di quest’intervista per invitarlo pubblicamente, dopo averglielo anticipato in privato: Paolo, vieni a Sanremo! … Sapere che colleghi illustri, i grandi della tv possano pensare di salire su quel palco con me mi riempie di gioia. Riguardo agli ospiti, su una cosa non transigo: dovranno avere il desiderio di mettersi in gioco e partecipare a una festa. Non voglio i grandissimi nomi che vengono solo perché li abbiamo pagati. Il mio sarà un Sanremo di tutti: non sarà un Festival incentrato su di me. Sono la padrona di casa, certo, ma le porte sono spalancate agli amici.
Antonella rivela che il suo look, in occasione della kermesse canora, sarà diverso dal solito:
Avrò un look che farà parlare. Nella vita mi vesto con sobrietà, ma in tv mi piace l’eccesso. Certo, dovrò tenere conto che sarà il mio Sanremo da mamma. Non vorrei che mia figlia crescendo possa dirmi: “Sembravi una meringa”.
La conduttrice, molto legata alla città di Sanremo, otterrà la cittadinanza onoraria dal sindaco (Maurizio Zoccorato primo cittadino della cittadina ligure fa sapere:”Antonella Clerici anticipa la sorpresa che Sanremo intendeva farle al Festival”).
Antonella, infine, torna anche sul flop, che lei non reputa tale, di Tutti pazzi per la tele:
Era dai tempi di Elisa di Rivombrosa che una fiction non andava così bene come L’onore e il rispetto, che avevamo contro. Ma abbiamo commesso anche degli errori: la prima puntata non era forte e ben costruita come sappiamo fare. D’altronde, gli ospiti più importanti erano venuti lo scorso anno, senz’altro non c’era più la novità e il genere e’ inflazionato, basti pensare a I migliori anni di Carlo Conti, in onda in questo periodo. Con queste premesse di sicuro non avremmo potuto ripetere il successo della scorsa edizione, però con un altro giorno di messa in onda saremmo andati meglio. Sulla decisione della chiusura non voglio polemizzare perché penso che il direttore abbia agito con l’idea di proteggermi in vista di Sanremo. Rispetto questa scelta. E ora voltiamo pagina, non ci pensiamo più.